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Sanità, Cgil annuncia lo stato di agitazione del personale della Asl 1

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Passa alla seconda fase lo stato di agitazione del personale dirigente e del comparto della Asl1 abruzzese. Lo annunciano Francesco Marrelli, Anthony Pasqualone e Angela Ciccone, rappresentanti sindacali di Cgil Funzione Pubblica, in una nota.

«A seguito dell’attivazione, da parte della FP CGIL, della seconda fase dello stato di agitazione del personale dirigente e del comparto della ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila è pervenuta da parte del Prefetto dell’Aquila, per il giorno 13/09/2017 alle ore 10:00, la convocazione per l’espletamento del tentativo di conciliazione così come previsto dalla L. 146/90, indirizzata alla Presidenza della Giunta Regionale, all’Assessorato alla Sanità ed alla Direzione Generale della ASL n° 1.

Come denunciato ormai da mesi è sempre più grave la carenza di personale in tutta la ASL, infatti da un recente studio effettuato sugli atti Aziendali, emergono criticità su tutte le figure professionali ed in particolare risultano di seguito le seguenti scoperture, rispetto alla dotazione organica prevista: 156 posti di Dirigente Medico che equivalgono al 20,05% del fabbisogno; il 47,06% di Dirigenti Farmacisti; il 40% di Dirigenti Medici/Direttori (primari); il 48% di Infermieri Professionali Esperti; il 33,33% di Ostetriche; il 32% di assistenti amministrativi. A questi si aggiunga altresì la carenza di 82 infermieri professionali.

In riferimento al personale turnista la stessa ASL, con deliberazione del direttore generale n. 1990 del 30 novembre 2016, riconosce un’esigenza ulteriore di personale pari a 277 unità rispetto alle previsioni di fabbisogno formalizzate con la dotazione organica, in quanto la stessa è stata elaborata dalla ASL nel 2014 in data antecedente alla entrata in vigore della Legge 161/2014 che disciplina l’orario di lavoro ed i riposi obbligatori.

A tutto questo si aggiunga l’ulteriore taglio per l’anno 2017 (per il blocco del turnover all’80%) di circa 100 unità lavorative per un valore prudenziale di riduzione del costo del personale stimato dalla ASL in 1,7 milioni di euro ma che potrebbe “ragionevolmente” raggiungere i 2,2 milioni di euro.

Su tale previsione di riduzione della spesa si aggiunga l’ulteriore riduzione dovuta alle cessazioni e/o ai mancati rinnovi del personale precario.

Appare evidente che le descritte disposizioni aziendali sono conseguenze della programmazione economica effettuata dalla Regione Abruzzo con Delibera 741 del 2016 che, come più volte detto, prevede un taglio al costo del personale di circa 5,5 milioni di euro.

La FP CGIL torna a ribadire la necessità che la Regione Abruzzo predisponga tutti gli atti necessari a determinare l’effettivo fabbisogno di personale al fine di consentire l’assunzione di nuovo personale e la stabilizzazione del personale precario.

La scrivente FP CGIL ritiene necessaria la presenza, in sede Prefettizia, dei Sindaci del territorio Provinciale a difesa della garanzia dei servizi nelle aree interne della Regione Abruzzo così come ribadito nelle riunioni tenutesi in questi mesi».

 

Fonte: Cgil FP

Foto: Marsicanews

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