“Sulla sanità la Regione Abruzzo è senza alcuna programmazione. Addirittura a fine 2021 siamo senza il piano operativo 2019/2021. Per avere accesso ai 500 milioni di euro già da tempo disponibili della sanità abruzzese e avviare il confronto sulla rete ospedaliera, la Giunta regionale deve presentare un programma aggiornato e credibile: gravissimo il ritardo del Governo Marsilio che manifesta incompetenza, inadeguatezza e anche un’imbarazzante menefreghismo, visto che i ministeri attendono gli aggiornamenti dal 6 ottobre 2020! Una latitanza senza precedenti, che lamentiamo da due anni e mezzo e che ora è scritta nero su bianco anche sul verbale del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali, rijnitosi il 20 luglio e il 5 agosto con il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza. Che senso ha portare in Commissione regionale una rete sanitaria priva del piano operativo che ne è il presupposto? Senza programma zione la rete ospedaliera non ha valore”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci.
Dalle 73 pagine fitte di rilievi, emerge infatti netta la richiesta di atti programmatori aggiornati, già reiterata alla Giunta dalla seduta dell’organismo ministeriale del novembre 2020 e ad oggi, si legge nel documento, ancora inevasa: “Tant’è che il Ministero non solo rileva che alla vigilia del 2022 aspettano la programmazione dei due anni precedenti – incalza l’ex assessore alla Sanità – ma chiede urgentemente gli aggiornamenti economici e finanziari di quel piano già osservato, avvertendo che senza un documento di programmazione, l’Abruzzo non potrà fruire delle risorse che attendono ormai da due anni di essere spese sulle strutture e sulla rete sanitaria dei territori. Gli interventi promessi a Lanciano, Vasto, Sulmona, Chieti, Avezzano, in pratica sono tutti nel limbo, mentre il centrodestra continua a fare campagna elettorale senza approvare nulla, visto che l’ultima programmazione è quella ricompresa nella delibera di giunta Giunta n.742 del settembre 2018, a mia firma! Infatti si legge a pagina 63del verbale: Tavolo e Comitato ribadiscono quanto già espresso nel verbale della riunione del 18 dicembre 2020 ovvero che per poter finanziare l’intervento in oggetto con risorse a valere sull’ex articolo 20 della legge n. 67/1988 è necessario che la Regione Abruzzo trasmetta la relativa proposta di Accordo di Programma. Con riferimento all’articolo 20 della legge n. 67/1988 si rammenta quanto osservato nel paragrafo “assistenza ospedaliera” circa la rete ospedaliera, lì dove si è evidenziato che l’adozione del documento di programmazione della rete ospedaliera ex DM n. 70/2015 è propedeutico anche all’accesso alle risorse ex articolo 20 della legge n. 67/1988.
È la conferma dell’inadeguatezza di una classe dirigente che promette interventi che però è incapace di programmare e, cosa gravissima, lasciando inutilizzati 500 milioni nel post pandemia. Giunta non lenta, ma totalmente inerte anche rispetto alle sfide economiche poste dal Pnrr che porterà all’Abruzzo risorse aggiuntive che la Regione dovrebbe programmare per la sanità territoriale e di prossimità e di cui non si conosce nulla. Come possiamo pensare che impieghino bene quelle risorse, se non sanno spendere i fondi che, peraltro, hanno ereditato, senza che si pongano mai il tema di programmare?
Infatti il tavolo lo scrive chiaramente: “La Regione ha trasmesso il prot. 26_2021 del 23 aprile 2021 recante “Programma Operativo Regione Abruzzo 2019-2021”, a seguito delle integrazioni e modifiche apportate in esito alle osservazioni formulate dal Tavolo nella riunione del 6 ottobre 2020. Tavolo e Comitato rilevano che la bozza di Programma operativo 2019-2021 ultima trasmessa non è più assentibile; infatti, rispetto a quanto valutato nella riunione del 6 ottobre 2020, in cui si chiedeva di adottare la proposta di Programma Operativo 2019-2021 con le integrazioni e modifiche richieste, si rileva che la presente proposta, non essendo stata adottata dalla Regione Abruzzo nei tempi congrui, ad oggi, deve essere aggiornata con i dati economici di IV trimestre 2020 depositati ad NSIS”.
Sembra incredibile, ma è vero: sono sordi ai nostri moniti, ma anche alle precise richieste del Tavolo ministeriale che aspetta da ottobre 2020 il piano che nessuno, a un anno ormai di distanza, ha mai mandato”.