Uil Abruzzo interviene sui lavori del tavolo regionale permanente della Salute, tenutosi nei giorni scorsi, e prende posizione rispetto agli interventi fatti dall’assessore alla Sanità Nicoletta Verì e dal direttore del Dipartimento Claudio D’Amario, riguardanti le criticità che hanno portato un evidente e strutturale disavanzo economico sui conti della sanità abruzzese e i criteri che si intendono adottare tramite il piano di rientro per rendere il settore più efficiente.
Queste le parole del segretario generale Uil Abruzzo, Michele Lombardo, e del segretario regionale Uil con delega alla Sanità, Fabrizio Truono: “La Uil Abruzzo è in perfetta sintonia con l’assessore alla sanità sul fatto che è indispensabile perseguire gli obiettivi atti a migliorare la qualità dei servizi in piena armonia e collaborazione comune e siamo pronti come organizzazione a dare il nostro contributo. Ma è necessario procedere con confronti celeri e con scadenza ben definita per risolvere in tempi brevi le problematiche ben note che portano inefficienze e problemi di erogazione dei servizi sanitari ai cittadini. È necessario costituire subito dei tavoli di confronto per analizzare i piani di rientro elaborati dai D.G. delle quattro Asl e verificare che i necessari tagli per il contenimento della spesa siano indirizzati sugli effettivi sprechi e non vadano invece a ricadere su una riduzione di personale ospedaliero o delle cooperative che operano per la sanità, o a ridurre drasticamente la spesa farmaceutica a scapito dell’ utenza. Ma soprattutto verificare che questi tagli, che dovranno essere fatti per ridurre il debito strutturale che ha la Regione, non vadano ad incidere sul buon funzionamento degli ospedali o del sistema territoriale, ma che invece possano garantire una sanità efficiente ed efficace ai cittadini, escludendo eventuali aumenti di tasse regionali”
“È altrettanto necessario, per rendere attrattiva la nostra sanità regionale – aggiungono Lombardo e Truono – fare al più presto delle scelte che riguardino l’istituzione dell’ospedale con Dea di secondo livello che contenga tutte le effettive specialistiche e che possa garantire ai cittadini la possibilità di trovare tutta l’assistenza sanitaria necessaria in un solo ospedale, dotato delle apparecchiature diagnostiche previste, perché ciò diminuirebbe la spesa relativa alla mobilità passiva che oggi invece paghiamo (180 milioni di euro) ed eviteremmo spostamenti di cittadini che vanno in altre regioni per avere le giuste cure. La Uil ha sempre sostenuto l’importanza di parlare di Asl unica per la nostra regione per abbassare i costi di gestione, fare un centro di costo unico, ma anche per avere un sistema gestionale ed amministrativo più snello che permetterebbe di raggiungere gli obiettivi in meno tempo con sicuri risparmi economici.”
“La Uil si aspetta risposte concrete ai numerosi problemi che oggi persistono nella sanità regionale abruzzese – concludono – attendiamo da troppo tempo, nonostante tanti proclami fatti, di vedere finalmente costruiti e operanti i nuovi ospedali previsti da tempo, di veder realizzata la rete territoriale con l’apertura delle case della salute, contenenti le previste apparecchiature diagnostiche ed il giusto personale assegnato, così come si devono effettivamente abbattere le liste di attesa che tolgono serenità ai cittadini e li lasciano ad aspettare un appuntamento diagnostico anche più di un anno, ma anche per poter tornare a erogare correttamente i livelli di assistenza (Lea) dell’area di prevenzione che secondo i dati ministeriali negli ultimi anni vedono l’Abruzzo essere sotto la soglia prevista a livello nazionale”.