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Santa Croce: il Tar di Pescara dà il via libera per l’accesso agli atti

Il Tar sezione di Pescara ha accolto il ricorso presentato dalla Santa Croce srl, che chiedeva l’annullamento del diniego da parte della Regione Abruzzo, dal poter prendere visione del progetto industriale con cui Acque minerali per Italia, conosciuta come Norda, ha ottenuto l’aggiudicazione provvisoria della concessione delle sorgenti Sant’Antonio Sponga di Canistro (L’Aquila) nel bando lanciato dal 15 dicembre 2016 dalla Regione: l’Ente è stato obbligato a consegnare entro 7 giorni la documentazione, oltre a pagare le spese di giudizio.

 

 

 

A renderlo noto la stessa società dell’imprenditore Camillo Colella, che era concessionaria della stessa sorgente Sant’Antonio Sponga prima della revoca dalla Regione nell’ambito di un serrato e lungo contenzioso ancora in corso.

 

 

La Santa Croce, proprietaria dello stabilimento di Canistro, è tornata ad imbottigliare con la più piccola sorgente Fiuggino. L’acqua minerale della sorgente più grande finisce invece da circa due anni nel fiume Liri, a causa dello stallo del bando del 15 dicembre 2016, a cui anche la Santa Croce aveva partecipato. L’istanza di accesso agli atti, curata dai legali della Santa Croce era stata inoltrata l’8 febbraio del 2018, nell’ambito del procedimento di Valutazione di impatto ambientale (Via) a cui Norda è stata obbligata dalla Regione, e che la stessa aggiudicataria ritiene invece non necessaria, impugnando a sua volta l’obbligo, e avviando deliberatamente una Verifica di assoggettabilità (Va), procedura diversa e non conforme. Per questa ragione la Santa Croce ritiene, in un ricorso presentato ad ottobre 2017, che i termini per presentare la Via sono già scaduti, e chiede pertanto la revoca della concessione provvisoria.

 

 

L’ultimo contenzioso su cui il Tar ha dato ragione alla Santa Croce, ha avuto avvio allorché il dipartimento Opere pubbliche della Regione Abruzzo, con nota del 19 febbraio scorso, ha risposto all’istanza di accesso agli atti della Santa Croce, sostenendo che «sarebbe stato possibile accogliere la richiesta solo ad avvenuta formalizzazione dell’aggiudicazione definitiva».

 

 

Fonte: ASIPRESS

 

Foto di: gazzettacommerciale.com

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