Si è tenuta ieri mattina la visita nel carcere di Pescara del Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Donato Capece, accompagnato dai quadri sindacali dell’Abruzzo guidati dal segretario regionale Giuseppe Ninu.
“Ho portato, a tutti i Baschi Azzurri, la solidarietà e la vicinanza del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria alle donne ed agli uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano in carcere”, spiega Capece. “Ho incontrato poliziotti e dirigenti ed ho constatato ancora una volta che qui, a Pescara e in tutte le carceri dell’Abruzzo, il personale lavora ogni giorno con grande professionalità, spirito di abnegazione, senso del dovere e delle istituzioni, con umanità”, spiega.
“Credo che chiunque, ma soprattutto chi ha ruoli di responsabilità politica ed istituzionale, dovrebbe venire in carcere a Pescara a vedere come lavorano i poliziotti penitenziari, orgoglio non solo del SAPPE e di tutto il Corpo ma dell’intera Nazione. Noi sosteniamo infatti, da sempre, che tutto ciò che attiene alle carceri è rimosso dalle menti della popolazione e dell’opinione pubblica, che vive la detenzione come altro da sé, che fa notizia solo nei momenti patologici per evasioni, aggressioni, tragici casi – come suicidi – o per detenuti e inchieste eccellenti. Il lavoro in carcere è un lavoro oscuro, perché quando viene arrestato un pericoloso latitante la vicenda finisce sulle pagine dei giornali, ma tutto quello che accade successivamente, negli anni a seguire, è oscuro e non subirà la stessa sorte, non comparirà sulle pagine dei giornali né in televisione, non farà notizia”.
“E, invece, il Corpo di Polizia Penitenziaria a Pescara ha dimostrato, negli anni, non soltanto di costituire un grande baluardo nella difesa della società contro la criminalità, ma ha anche dimostrato di avere in sé tutti i numeri, le capacità, le risorse, gli strumenti per impegnarsi ancora di più nella lotta contro la criminalità, per impegnarsi non soltanto dentro il carcere, ma anche fuori dal carcere”, prosegue Capece, il quale evidenzia che “il SAPPE chiede, da anni, l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi anche nel carcere di Pescara e nelle altre strutture regionali, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario”.
Il SAPPE cita gli eventi critici accaduti a Pescara nell’anno 2022, “dati importanti e fondamentali che poco si conoscono e che invece sono fondamentali per capire il duro e difficile lavoro dei poliziotti penitenziari”, evidenzia Capece. Nella struttura, si sono infatti verificati numerosi eventi critici: 30 atti di autolesionismo, 3 decessi, 8 tentativi di suicidio sventati in tempo dagli Agenti, 33 colluttazioni e 8 ferimenti.
Per Giuseppe Ninu, “è fondamentale che le istituzioni raccolgano nuovamente il nostro appello: investite nella sicurezza per avere carceri più sicure. Questo vale per Pescara anche per tutte le altre strutture detentive abruzzesi, che sono contrassegnate, chi più chi meno, da deficiente organiche e talvolta anche organizzative. Ed è stato un grave errore politico sopprimere, a Pescara, il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, accorpando tutto a Roma. Pescara deve essere messa in condizione di avere un Distaccamento, come già c’è oggi, con autonomia organizzativa e gestionale da parte di un Dirigente, certamente utili ai servizi di Polizia Penitenziaria ed alla gestione dei detenuti”.
Domani, martedì 23 maggio, Capece e i sindacalisti del SAPPE incontreranno il personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Chieti, altra struttura detentiva regionale con una situazione operativa complicata. “Io credo che l’Amministrazione dovrebbe essere sempre riconoscente ai poliziotti penitenziari in servizio nelle carceri abruzzesi per quel che quotidianamente fanno, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va anche il ringraziamento del SAPPE; perché se le carceri regionali reggono alle costanti criticità penitenziarie è solamente merito loro”, conclude Capece.
Sempre domani, Capece presiederà il IV congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria ANPPE che avrà inizio nel pomeriggio nella città di Pescara.