Solidarietà della Giunta distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) presso la Corte d’Appello dell’Aquila nei confronti del personale dell’Ufficio per il Processo e altri precari della giustizia, che oggi, nell’ambito di una giornata di mobilitazione, hanno scioperato per rivendicare il diritto alla stabilizzazione dei contratti di lavoro, in scadenza a giugno 2026.
“Si tratta di personale, assunto nell’ambito del Pnrr, costituito da funzionari addetti all’Ufficio per il Processo, funzionari tecnici di amministrazione e data entry, che, allo stato – scrive l’Anm sezione Abruzzo in una nota – è destinato a veder cessare il proprio rapporto di lavoro il 30 giugno 2026.
Questi lavoratori hanno fornito, negli anni, un prezioso e rilevante contributo non solo al raggiungimento degli obiettivi del Pnrr, ma anche allo svolgimento ordinario del lavoro dei magistrati e cancellerie”.
“L’attività quotidianamente svolta da questi lavoratori è indispensabile per il buon andamento del sistema giustizia.
Queste risorse, da anni – va avanti la nota – affiancano con entusiasmo, competenza e dedizione i magistrati.
Si ritiene quindi fondamentale valorizzare il contributo offerto dai lavoratori addetti all’Ufficio per il Processo e da tutti i lavoratori precari che, a causa della scarsità delle risorse stanziate, rischiano di non ottenere la stabilizzazione dei loro contratti”.
La Giunta esecutiva dell’Anm abruzzese sostiene “con forza la necessità di riconoscere il ruolo dei lavoratori precari del comparto giustizia, perché la loro tempestiva stabilizzazione è una delle scelte necessarie per ottenere una giustizia moderna, celere, ed efficace” e sostiene chi “difende la dignità del lavoro e chi ha contribuito al buon funzionamento del sistema giustizia”.
