“In seguito alle comunicazioni del Presidente del Consiglio di sabato sera, ed in attesa delle necessarie precisazioni attuative del Decreto Legge, riteniamo che le aziende debbano agire per mettere in sicurezza gli impianti ed eventualmente prepararsi per il fermo produttivo”, così scrivono in una nota congiunta le sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm Abruzzo, a seguito delle ultime notizie dal fronte politico nazionale.
“In attesa di avere chiarimenti e di capire cosa dovrà essere fermato e cosa eventualmente dovrà proseguire nell’attività, riteniamo non esserci le condizioni minime tra le lavoratrici e i lavoratori di serenità e tranquillità per tornare a lavorare“, affermano a chiare lettere.
Per queste ragioni FIM, FIOM e UILM Regionali sono a sollecitare tutte le imprese e le loro associazioni di rappresentanza ad optare per una fermata generale nei giorni 23 e 24 marzo 2020 utilizzando la CIGO per COVID-19. Sono fatte salve le attività necessarie per mettere in sicurezza gli impianti ed altre, eventuali inderogabili e documentabili attività.
“Nelle aziende nelle quali non si riscontrerà tale disponibilità, si agirà con lo sciopero, confermato a livello nazionale da FIM, FIOM e UILM nelle giornate su riportate. Quanto sopra è valido, a maggior ragione, nelle aziende nelle quali non siamo presenti con i nostri delegati”.