Massimo Prosperococco, del coordinamento associazioni disabili che affronterà lo stato della ricostruzione accessibile a L’Aquila, si è detto pronto ad incatenarsi davanti la Basilica di Collemaggio.
“La lunga ‘odissea’ dello scivolo a Collemaggio prosegue. In questi giorni sono passati esattamente tre anni dalla mia denuncia”, ha scritto su Facebook.
A fine mese, come detto in un articolo uscito oggi sulla stampa locale, ci dovrebbe essere un incontro tra Comune e Sovrintendenza per la valutazione dell’impatto dello scivolo del piano B, entro fine febbraio la consegna e fine dei lavori e finalmente l’accessibilità per tutti nel monumento simbolo di tutto l’Abruzzo.
“Attendo fine febbraio, se questo non avviene, mi incateno fuori la Basilica non mi è rimasto altro da fare…”, conclude Prosperococco.
Con determinazione dirigenziale, che porta la data del 15 dicembre scorso, sono stati ufficialmente affidati i lavori per la struttura di accesso al monumento simbolo della città e della Perdonanza Celestiniana.
L’intervento rientra nell’ambito del Piano per l’eliminazione delle Barriere architettoniche (Peba), strumento individuato per monitorare e superare le barriere insistenti sul territorio.
Si tratta di un intervento atteso ormai da anni e sollecitato proprio dalle associazioni che tutelano i diritti delle persone diversamente abili, che hanno denunciato la mancanza di percorsi di accesso alla Basilica fruibili a tutti.
A realizzare la struttura di accesso sarà l’impresa aquilana Santiago Srls sotto la direzione dell’Architetto Luca Marzi, per un importo complessivo di 60.000 euro.
Le risorse per la realizzazione dell’intervento – che prevede la realizzazione di una pedana rialzata in vetro trasparente antiscivolo e la sostituzione della bussola d’ingresso – sono state inserite nel bilancio 2020 dell’Ente, capitolo spesa n. 5267026 denominato “DL 160/2019 contributo abbattimento barriere architettoniche e accessibilità urbana” che presenta la necessaria disponibilità.