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Scomparsa Del Turco, il cordoglio della politica

Del Turco ha ricoperto cariche istituzionali importanti, si è spento a 79 anni

“Politico concreto, orgogliosamente abruzzese e figlio della Marsica, cultore dell’arte e pittore lui stesso, Ottaviano Del Turco è stato vinto dalla malattia. Oltre al sindacato, Del Turco ha ricoperto cariche istituzionali importanti concludendo la sua carriera politica come Presidente della Regione Abruzzo. Rivolgo un rispettoso pensiero nei suoi confronti e un sentito abbraccio a suo figlio Guido, alla Famiglia e alla comunità di Collelongo che lo ha tutelato negli ultimi anni di vita” così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

 

“Con profondo dolore, apprendo della scomparsa di Ottaviano Del Turco, una figura di spicco nella politica italiana e servitore dello Stato che ha dedicato gran parte della sua vita al servizio pubblico con passione e impegno. Ottaviano Del Turco è stato un grande sindacalista, Ministro delle Finanze durante il Governo Amato, Senatore della Repubblica e Presidente della Regione Abruzzo dal 2005 al 2008, periodo durante il quale ha dimostrato grandi capacità di governo. Ci lascia un uomo dalla grande sensibilità che esprimeva, anche, tramite l’arte e la pittura e che, forse, è stato costretto ad abbandonare fin troppo presto la scena politica. In questo momento di tristezza, ci uniamo al cordoglio della famiglia, degli amici e di tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato.” Queste le parole di Giulio Cesare Sottanelli, deputato abruzzese di Azione, che si unisce così al dolore di familiari e amici di Ottaviano Del Turco.

 

“A titolo personale e a nome della comunità di Fratelli d’Italia Abruzzo, esprimiamo il nostro cordoglio per la scomparsa di Ottaviano Del Turco, che ha ricoperto importanti cariche sindacali e politico-istituzionali abruzzesi e dello Stato. Giunga ai suoi cari la nostra vicinanza”. Così, i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, Guido Liris, Guerino Testa ed il capogruppo in Consiglio regionale,  Massimo Verrecchia. 

 

Il sindaco di Montorio, Fabio Altitonante, a nome del Comune abruzzese esprime il cordoglio per la scomparsa di Ottaviano Del Turco, che fu presidente di Regione Abruzzo dal 2005 al 2008.
“Sindacalista, ministro, senatore e presidente di Regione, fu una grande figura per il riformismo italiano. Alla sua famiglia vanno le mie personali condoglianze e quelle di tutti i cittadini montoriesi”.

 

“L’Abruzzo perde un uomo politico e di cultura di valore. Ottaviano è stato capace di arrivare ai vertici delle istituzioni nazionali ed europee partendo da Collelongo, con la forza delle sue idee e con una lungimirante capacità di visione. Più di tutti ha saputo coniugare la figura dell’esponente della classe dirigente del Paese e l’uomo di cultura senza mai smarrire la dimensione popolare e il legame fortissimo con il territorio. Partecipare ad una delicata riunione del Consiglio dei Ministri, dipingere una delle sue apprezzate opere e trovarlo nel bar del paese a giocare a carte facevano parte, allo stesso modo, del suo vissuto pubblico e privato. Ricordo quando, venti anni fa, da giovane Assessore provinciale, fui invitato a casa sua per ascoltare le problematiche di tre agricoltori di Collelongo. Alla fine restammo noi due a parlare a lungo della sua idea di promuovere insieme un festival dei più begli incipit della letteratura. Mi salutò regalandomi un suo quadro che portai da mio padre a Luco, il quale lo appese molto contento nella nostra casa di famiglia. L’intenso lavoro sindacale e istituzionale lasciano alla Marsica segni tangibili di avanzamento economico e di innovazione: probabilmente la migliore stagione di buon governo che ha difeso il lavoro, la sanità pubblica e gli investimenti strategici, uno su tutti Telespazio. Riferimento indiscusso del socialismo italiano ha saputo dare un contributo significativo a questa ispirazione politica che resta tra i valori fondanti della nostra cultura democratica”. Queste le parole del senatore PD Michele Fina.

 

“Addio ad Ottaviano Del Turco. Se ne è andato nel silenzio, nella sua casa di Collelongo dove ha trascorso nella malattia gli ultimi anni della sua vita. Il suo rifugio, un vero museo, pieno di suoi quadri e di quelli di artisti che conosceva ed amava. A Collelongo, con Ottaviano, ho attraversato ogni stradina la notte di Sant’Antonio, a mescolare minestre nei pentoloni ed a brindare con i paesani. Il suo carattere burbero, a volte brusco, intimoriva, ma in realtà si discuteva con lui alla pari. Non faceva pesare i suoi ruoli importanti. Era stato un ragazzo povero, andato a lavorare a Roma e lì con sacrifici immani, era diventato il numero due della Cgil di Luciano Lama, Socialista sempre, parlamentare anche in Europa, ministro, tra i fondatori del Pd e poi Presidente della regione.
Con lui Presidente della Regione ed io Presidente della Provincia ci fu una importante collaborazione su tante iniziative, salvammo i lavoratori di Collabora Engineering e di Collabora e lavorammo insieme col ministero per il nuovo lotto della Superstrada L’Aquila Amatrice e per tanti altri progetti della viabilità nella Marsica che tanto amava. Mi nominò alla Presidenza del Tsa con la missione precisa di risanarlo dal debito, missione che assolsi per poi dimettermi.
Non sempre la pensavamo allo stesso modo, non mancarono divergenze e quando ti chiamava al telefono sospettavi sempre la strigliata, ma in realtà sapeva consigliare e sorridere ed aveva una grande ironia e cultura.
Il suo arresto fu un trauma per me, mai risolto. La sua sofferenza dentro e fuori dal carcere, un dolore acuto. Il suo accusatore si risparmiò la detenzione. Delle tangenti denunciate non si è mai trovata traccia. Molte accuse caddero nei processi di appello. Ma lui fu stroncato, la Regione fu bloccata, si andò al voto e vinse la destra. Ho sempre pensato nei giorni bui del terremoto che se avessimo avuto Ottaviano Presidente, non avremmo subito tanti ritardi ed errori.
Era un uomo che si faceva rispettare e che difendeva la sua terra. Molti che lo lusingavano, gli voltarono le spalle. So che ne soffriva.
Condoglianze alla famiglia ed alla sua comunità. Spero che ora finalmente, riposi in pace”. Questo il ricordo dell’on Stefania Pezzopane.

 

Marinelli e Paolucci su scomparsa di Del Turco: “Con i suoi ruoli ha vissuto una stagione importante di responsabilità collettiva”

“Con Del Turco scompare un esponente significativo di una stagione politica di rilievo non soltanto abruzzese, ma nazionale, per gli importanti ruoli rivestiti nelle istituzioni di cui è stato parte, negli organismi dello Stato, nel sindacato e, non ultimo, nel partito, di cui è stato membro del direttivo”, così il segretario regionale Pd Daniele Marinelli e il capogruppo in Consiglio Silvio Paolucci.

“La sua lunga carriera politica parla di un uomo che ha dedicato tutto il suo tempo alla cosa pubblica, non trascurando la sua comunità di origine, svolgendo sul nostro territorio un ruolo che a causa dell’inchiesta e del processo che hanno determinato la fine della consiliatura di cui è ststo presidente, ha profondamente segnato gli ultimi quindici anni della sua vita. Un uomo al quale la politica deve sicuramente un riconoscimento”.

 

“La comunità di Italia Viva partecipa al dolore per la scomparsa del Presidente Del Turco”
Ad affermarlo il Presidente regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro.
” Con lui ho svolto la mia prima esperienza in Consiglio regionale, e senza ipocrisie di oggi, che non gli piacerebbero per come l’ho conosciuto, nel PD allora, eravamo su posizioni politiche profondamente diverse.”
“Porto con me il rispetto per la sua storia di giovane abruzzese partito da un piccolo Comune dell’entroterra che arriva ai vertici nazionali politici ed istituzionali ”

 

L’assessore Mario Quaglieri: “La mia vicinanza ed il più sentito cordoglio per la scomparsa di Ottaviano Del Turco va alla famiglia tutta ed in particolar modo a Guido, al quale mi lega un profondo rapporto di stima ed amicizia.
Viene a mancare non solo un uomo delle Istituzioni che ha contribuito a scrivere la storia recente della nostra Repubblica , ma anche un vero marsicano, dalla forte tempra e dal cuore gentile, messaggero nella scena politica nazionale ed internazionale di quei principi e valori che identificano la nostra terra, la Marsica”.

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