All’indomani della riunione tenutasi presso il palazzo della Prefettura a L’Aquila, si è deciso di prolungare le ricerche ancora per qualche giorno.
Il territorio periferico di San Benedetto dei Marsi è stato ampiamente battuto, ma di Collinzio purtroppo ancora nessuna traccia. Resta da passare al setaccio il centro abitato del nostro Paese.
«Non si può escludere – afferma il primo cittadino sul social network Facebook, pregando di darne maggior condivisione possibile – che la persona scomparsa possa aver trovato rifugio all’interno di garage, magazzini, box auto, stalle, fienili, pollai, siti recintati, seconde case, scantinati, caseggiati rurali e pertinenze varie poco frequentati dai rispettivi proprietari. Per questo motivo rivolgo ai Cittadini di San Benedetto dei Marsi ed a quelli dei Paesi limitrofi, proprietari o utilizzatori, a qualunque titolo, delle dette tipologie di fabbricati il caloroso appello di andare a verificare personalmente se Collinzio D’Orazio, la notte della scomparsa, vi si possa essere intrufolato».
«Comprenderete bene – continua il sindaco – l’importanza e la delicatezza di questa operazione. Le forze dell’ordine non possono intervenire senza mandato specifico e non si può sorvolare il centro abitato per questioni di sicurezza e di privacy. Per tale motivo rivolgo a tutti di farsi cittadini attivi e collaborativi, andando a verificare la presenza della persona scomparsa all’interno dei luoghi indicati».
Fonte: sindaco di San Benedetto dei Marsi Avv. Quirino D’Orazio
Foto scattata sul posto