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Scontro in Consiglio comunale a Pescara, arriva la Polizia

Grattacapi tra il Gruppo di Pettinari e la maggioranza di centrodestra in aula. "Comunichiamo al Centrodestra che la nostra forma di protesta democratica non finirà qui e che siamo disposti anche a occupare i banchi della Giunta, se dovessero presentare un emendamento 'tagliola'".

La notizia è stata lanciata dall’Ansa Abruzzo.

Scontro in aula, in Consiglio comunale a Pescara, tra il gruppo Pettinari e la maggioranza di centrodestra nel corso della discussione sul bilancio.

Il movimento civico aveva esposto uno striscione “stigmatizzando l’assenza del Sindaco alla discussione” e il presidente del Consiglio, Gianni Santilli, ha chiesto l’intervento della forza pubblica.

A ricostruire l’accaduto è lo stesso Pettinari.

“Nel mentre esponevamo assieme a Massimiliano Di Pillo e Caterina Artese il cartellone – dice – è nato un forte scontro tra me a il presidente Santilli che ha tentato più volte di togliermi la parola dopo aver chiamato e ordinato alla forza pubblica di toglierci il cartellone dalle mani. Davanti a questa dimostrazione di forza da parte del centrodestra non staremo in silenzio. Intanto il presidente continua a non rispettare il regolamento perchè chiede l’intervento della forza pubblica in aula senza ‘sospendere o togliere la seduta’ come prescrive il regolamento”.

“Comunichiamo al centrodestra che la nostra forma di protesta democratica non finirà qui e, anzi, siamo disposti anche a occupare i banchi della Giunta se dovessero presentare un emendamento ‘tagliola’ atto a cassare in un colpo solo i nostri emendamenti al bilancio – prosegue Pettinari – Non siamo disposti a fare sconti se le nostre buone proposte relative al verde urbano, all’acqua pubblica, al commercio, alle strade, alle case popolari e alla protezione civile non verrano prese in seria considerazione”.

“Non si può continuare a dire una cosa nel Dup, il libro dei sogni, e farne un’altra sul bilancio dove troviamo taglio di risorse sulle voci strategiche e zero euro su altrettante voci indispensabili. Il servizio idrico passa da 121 mila euro a 96 mila euro, la transizione energetiche a zero auro, gli interventi per la disabilità passano da 1,3 milioni di euro a 1,1 milioni di euro, le case popolari a zero auro, il rilancio del tessuto economico a zero euro, il sistema di protezione civile da 473 mila euro a 429 mila euro, il sistema di sicurezza urbana a zero euro e la valorizzazione dei beni storici a zero auro” conclude.

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