“L’iniziativa di screening senologico mi è stata proposta dall’Ufficio del Capo DAP, Dr Russo, sempre molto attento e sensibile alle tematiche penitenziarie.
Trattasi di prevenzione del cancro al seno offerta dall’Associazione Komen per la salute femminile e dalla Fondazione Severino , Avv. Eleonora Di Benedetto, per la legalità.
Io ho accolto con gioia e grande interesse l’iniziativa che oggi si realizza.
E ringrazio per questa concreta realizzazione in carcere , Comandante e Vice , tutta la linea di comando, l’Isp responsabile del reparto femminile, ma, soprattutto, ringrazio la funzionaria D.ssa Pizii resp gestione personale per il puntuale ed attento coordinamento operativo .
Non è stato facile , ma il lavoro di squadra ha funzionato bene.
Perché ho accolto la proposta ?
Perché sono una costituzionalista, la nostra Costituzione all’ art 32 tutela la salute ed essendo una Costituzione formale sostanziale , essa non si limita alle affermazioni di principio, ma vuole realtà, concretizzazione, principi incarnati, viventi .
La tutela deve essere concreta , non solo affermata.
La Repubblica deve rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla concretezza dei principi .
Ed il carcere, articolazione dello Stato fondato sulla Costituzione , potrebbe essere ostacolo.
Certo la salute è tutelata anche in carcere a cura della ASL , ma obiettivamente tutto è più complesso.
Per altro, spesso si lavora sull’emergenza e molto meno sulla prevenzione
Questa nel carcere dall’assunzione della mia direzione ( pochi mesi) è la seconda iniziativa di prevenzione.
La prima con il Serd , alcool e gravidanza, sempre al femminile.
Ma ho accolto la proposta anche per un’altra ragione.
Il carcere, sempre per Costituzione , deve ridare Vita e non essere morte.
E la Vita non può essere schiavitù del reato, ossia degli istinti distruttivi, la Vita è riconoscersi dignità di persona, è compiere scelte libere , consapevoli, responsabili, perché libere scelte del Bene per sé e per gli altri, Vita è stare in una comunità solidale, essere reciprocamente risorsa.
È Vita fisica, perché senza la salute e senza Dio nulla accade.
Quindi ho accolto , perché il carcere deve essere opportunità di recupero e Vita anche fisica, oltre che psichica, mentale, affettiva .
Spazio e tempo in cui ritrovare dignità anche nel fisico
Salute in tutti i sensi.
Insomma , potrei dire UN CARCERE PER LA VITA !
L’ iniziativa è estesa anche al personale femminile ed è questo un bellissimo riconoscimento agli operatori penitenziari DONNE , perché essere donne e lavorare in una istituzione come è il carcere non è facile, ma è sicuramente un valore aggiunto, perché essere Donna è un surplus di sensibilità, accudimento, accoglienza, concretezza, comunicazione, Amore .
Grazie a stampa e televisione per come vorranno veicolare questo mio messaggio che è un messaggio di cambiamento etico culturale di trasformazione del male in Vita , così come la prevenzione opera all’origine per la Vita”
M.Lucia Avantaggiato
Comunicato stampa