“Otto lunghi mesi di ingiusto ed irragionevole fermo di uno dei cantieri più importanti per la città e per il futuro dei nostri figli, semplicemente perché si doveva far del male a chi lo aveva messo in opera, fregandosene che Celano si trovasse in zona sismica 1 ad alto rischio e che il terremoto potesse verificarsi in qualsiasi istante e che i nostri figli avrebbero invece già potuto studiare a quest’ora in una scuola sicura, ecosostenibile e didatticamente all’avanguardia. Chi pagherà i danni veri causati alla città? I cittadini o chi ha cagionato questi danni?”. Così il sindaco di Celano, Settimio Santilli.
“Non è stato affatto semplice sbrogliare la matassa e trovare la quadra, mediare di continuo con molto buon senso, ma soprattutto prendersi l’ennesima responsabilità dopo tutto quanto accaduto.
Ma io resto convinto che il bene debba sempre vincere sul male e se hai a cuore la crescita, il cambiamento della tua città, ed intendi la politica solo come passione, occorra compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana.
Ad inizio novembre il cantiere tornerà operativo per la realizzazione di:
20 aule per 500 studenti;
7 aule per attività integrative;
1 aula magna;
1 biblioteca;
1 mensa;
1 palestra;
1 aula informatica;
1 grande piazza aperta alla città che diventerà area di emergenza di Protezione Civile, in caso di calamità naturali come il terremoto.
La speranza e l’augurio che facciamo alla città è che la scuola Beato Tommaso da Celano sia pronta per l’anno scolastico 2022-2023, avremo fatto un ulteriore passo culturale e di civiltà, avendo lasciato qualcosa di importante per i nostri figli”.