“Il governo ha lavorato già da tempo per permettere ai nostri alunni di tornare a scuola il 14 settembre, in sicurezza” così il premier conte ha aperto la diretta Facebook di ieri, con la quale sono state presentate le linee guida per il rientro a scuola a fine estate.
Al tavolo di Palazzo Chigi era presente anche il Ministro dell’Istruzione Azzolina, che ha presentato nel dettaglio cosa cambierà nelle scuole per permettere il rientro degli alunni, dopo la chiusura per il Coronavirus.
Linee guida, immediatamente operative, frutto di un lavoro condiviso con tutto il comparto de mondo dell’istruzione: associazioni di genitori, associazioni di studenti, sindacati, dirigenti scolastici e scuole paritarie.
Come saranno le scuole a settembre?
Basta con le lezioni on line e tutti pronti a tornare sui banchi.
“Le scuole devo essere pulite, ci saranno prodotti igienizzanti, bisognerà continuare a mantenere il metro di distanza ed evitare assembramenti.
Faremo formazione del personale scolastico, comunicazione per famiglie e studenti”.
La difficoltà più grande, sostiene Azzolina, è stata trovare gli spazi adatti per il mantenimento della distanza di sicurezza tra gli alunni.
Secondo un calcolo approfondito, circa il 15% degli studenti rischierebbe di rimanere fuori dalle aule.
Il ministro rassicura “lavoriamo sugli edifici che ci sono, se non dovessero bastare abbiamo ripreso i 3mila edifici scolastici che erano stati dismessi.
Si potranno portare gli studenti fuori: nei cinema, teatri, musei, anche al parco a fare lezione, quando il tempo lo consente”.
Nelle linee guida si parla anche di nuove assunzioni: “fino a 50mila persone tra docenti e personale ATA in più, a tempo determinato e a tempo indeterminato sulla base dei pensionamenti sia il personale docente sia il personale non docente”.
A luglio gli stipendi del personale docente aumenteranno tra gli 80 e 100 euro in più a insegnante in busta paga.