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Scuola sotto sequestro a Teramo

1.200 studenti senza sede, inchiesta procura su perizie relative alla vulnerabilità sismica

La magistratura di Teramo ha posto sotto sequestro il palazzo del liceo classico ‘Delfico’ di Teramo – che ospita anche il Convitto nazionale per un totale di 1.200 studenti – perché non sicura dal punto di vista sismico, lo riporta l‘Ansa.
L’ordinanza firmata dal tribunale di Teramo in composizione collegiale (Francesco Ferretti presidente, Marco D’Antoni giudice, Martina Pollera giudice relatore) è stata notificata alle 15 ai dirigenti dei due istituti, facendo scattare l’immediata evacuazione degli studenti e alunni del solo Convitto, perché nel liceo non c’era attività didattica pomeridiana.
Il sequestro del palazzo – di proprietà della Provincia di Teramo – è la conseguenza dell’inchiesta della procura, condotta dal pm Davide Rosati, che si basa su uno studio peritale dei tecnici del Comitato tecnico amministrativo del provveditorato interregionale delle opera pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna, la cui valutazione dell’indice di vulnerabilità sismica dello storico edificio – inaugurato 90 anni fa – confuta le conclusioni di quelli fatti dalla Provincia di Teramo tra il 2017 e il 2019.

La struttura ospita lo storico liceo classico, ma anche i licei scientifico e coreutico, oltre a 14 classi di scuola primaria e secondaria di primo grado.

Per tutti gli studenti si stanno cercando soluzioni alternative e provvisorie per garantire la prosecuzione delle lezioni dell’anno scolastico in corso.
Il Comune di Teramo risponde della scuola elementare e media annessa al Convitto e dei suoi convittori, una sessantina di studenti fuori sede che sono stati sistemati temporaneamente in albergo. Per una decina di giorni non ci sarà attività scolastica, in attesa di individuare quale scuola darà loro ospitalità: elementari e medie andranno tra la De Iacobis e la San Berardo e sarà garantita la mensa a tutti quelli alunni che ne usufruivano.
Gli studenti degli indirizzi di scuola superiore saranno invece ospitati – anche loro a partire tra una decina di giorni – all’università oppure in un edificio individuato tra la Gammarana e Piano d’Accio nella zona dell’Istituto agrario: si tratterà comunque di una sistemazione temporanea. Secondo quanto annunciato dal presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, si procederà a costruire una scuola provvisoria modulare, come quelle già usate nella gestione delle emergenze terremoto, che dovrebbe pronta entro l’inizio del 2025.

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