Si sono tenuti due incontri per fare il punto della situazione sulla ripartenza della scuola in Abruzzo. Nel primo, convocato la mattina ed aggiornato al pomeriggio, alla presenza dei componenti del tavolo operativo (rappresentanti della Regione e degli Enti locali, della protezione civile, della Croce Rossa, dei genitori e degli studenti) si è discusso sulla situazione relativa all’edilizia scolastica, ai trasporti e al protocollo sanitario da attuare nelle scuole.
Nel secondo, tra Cgil, Cisl, Uil e Snals, i Dirigenti degli ATP provinciali e il Direttore dell’USR, si è fatto il punto sulla situazione relativa all’organico aggiuntivo attribuito all’Abruzzo, che verrà a sua volta ripartito tra diversi territori. “Il quadro che ne viene fuori a distanza di meno di una settimana dalla ripresa delle attività didattiche e a circa due settimane dall’inizio delle lezioni – spiegano i sindacati – è fortemente preoccupante. Dall’incontro non sono emerse risposte puntuali come da tempo richiedono inascoltate le scriventi organizzazioni sindacali su tutti i temi”. Stando a quanti rilevato le preoccupazioni sono relative ai trasporti, edilizia scolastica, l’organico dei docenti e personale Ata.
“Non siamo sabotatori – spiegano i sindacati – siamo convinti che il diritto all’istruzione meriti di essere considerato da tutti un’assoluta priorità, da sostenere con forza non a parole, ma attraverso una politica di forte e significativo investimento, ancor più nel momento in cui è indispensabile adottare particolari modalità organizzative a tutela della salute dell’intera comunità sociale, non solo di quella scolastica. Non è il momento delle polemiche, dei rimbalzi di responsabilità, ciascuno faccia quello che gli compete: il Governo e il MIUR assicurino le risorse di cui la scuola abruzzese ha bisogno, la Regione, le Province ed i Comuni si facciano carico dei problemi denunciati”.