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Scuole, minoranza: “Colpevoli ritardi di Biondi”

Gruppi di opposizione del capoluogo: "Chiamiamo città a Consiglio comunale straordinario"

“Siamo determinati, non ci facciamo imbambolare dalle litanie che Biondi ripete dal 2017, basta prese in giro. La scuola è una priorità, i giovani sono una priorità”. Cosi le consigliere Stefania Pezzopane e Simona Giannangeli ed i consiglieri Enrico Verini e Massimo Scimia a nome di tutti i gruppi della minoranza.

“L’amministrazione non ha un progetto ed una visione – prosegue la Pezzopane – si è solo preoccupata in questi anni di sfasciare le ipotesi precedentemente istruite: niente più campus alla Caserma Rossi, niente scuole in centro storico, accuse pesanti alla struttura di missione, niente task force dedicata alla ricostruzione. Nel 2017 Biondi in campagna elettorale attaccava l’amministrazione Cialente di ritardi, mentre promise una rapida ricostruzione e un cambiamento in 100 giorni. Di giorni ne sono passati 500, durante i quali l’amministrazione Biondi grazie ai governi di centrosinistra ha avuto significative risorse, notevoli semplificazioni procedurali, deroghe al codice appalti, ruolo di Commissario per le scuole, ma le scuole sono rimaste al palo”.

“Il sindaco in seconda commissione ha parlato di “procedure complesse” (mentre in passato era tutto facile?) ed ha rappresentato il poco fatto dal 2017 in poi. Solo una scuola è stata ricostruita, ma era stata appaltata dalla giunta di centrosinistra. Nel primo mandato di Biondi, in 5 anni, nonostante le deroghe, nessuna scuola è stata iniziata e completata. Quanto è emerso nella riunione della 2 e 3 commissione, luoghi di confronto da noi richiesti per aprire un confronto in città, è drammatico. Il Sindaco frettolosamente ha partecipato alla riunione, è intervenuto ed è andato via senza nemmeno sentire tutti gli interventi. La discussione è stata serrata e sono purtroppo mancate le risposte”.

Così Stefania Pezzopane, Simona Giannangeli, Enrico Verini e Massimo Scimia nella conferenza stampa questa mattina alla sede comunale di Villa Gioia, annunciano la convocazione di un consiglio Comunale aperto per la ricostruzione delle scuole a L’Aquila.

“Ci aspettavamo una mappa della città, con centro, periferie e frazioni individuate e con un disegno preciso di siti, tempi, procedure, uffici competenti. Solo un dirigente ed 8 Rup a seguire la ricostruzione, ma sia l’arch Evangelisti che i Rup fanno altro e non hanno una tempistica definita né un preciso cronoprogramma, altro che task force, altro che progetti obiettivo. Il sindaco ha investito molte risorse per il suo staff di oltre 20 persone, ma non ha nemmeno costituito una task force per questa decisiva missione rivolte ai figli di questa città”.

“Scarne risposte – concludono – su edifici decisivi delle frazioni e periferia e nessuna visione sul futuro del centro storico, dove è stato deciso dal governo cittadino di destra che non ci saranno scuole pubbliche né asilo nido. Per una precisa scelta, motivata con superficialità ed in assoluta controtendenza rispetto a tutte le città del mondo dove le scuole nei centri storici ci sono e contribuiscono a rafforzare la funzione di luogo di vita, storia, confronto generazionale di tutti i centri storici. Chiederemo un consiglio comunale straordinario con all’ordine del giorno la vera ricostruzione delle scuole nel Comune dell’Aquila”.

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