“Esattamente cinque anni fa venivo eletta sindaco di Scurcola Marsicana. Dal 17 Febbraio 2021 non sono più sindaco poiché “Sei personaggi in cerca, non di autore, ma di tornaconti personali“, hanno ritenuto opportuno fare cadere l’Amministrazione”. Questo lo sfogo social dell’ex prima cittadina del Comune scurcolano Maria Olimpia Morgante, a capo di un’amministrazione che è caduta prima del normale termine di mandato.
Nel suo breve intervento, ripercorre in base ai suoi sentimenti e alle sue sensazioni – anche sotto il profilo istituzionale – tutto quello che è avvenuto nell’ultimo periodo di governo.
“Nonostante le grosse difficoltà che si sono paventate sin da subito, non ho mollato un solo centimetro ed ho cercato in tutti i modi di porvi rimedio. Allora sarebbe stato più semplice far commissariare il comune, invece sono state rimboccate le maniche e avviato un piano di riequilibrio finanziario che nel giro di tre anni ha risanato le casse dell’ente e liberato una ingente quantità di soldi pubblici destinati ad essere investiti in ogni campo. Ho ricevuto personalmente gli encomi e i complimenti da parte di organi di controllo, dalla Corte dei Conti al Ministero dell’interno, oltre a telefonate di sindaci che, avendo gli stessi problemi nei loro comuni, venivano invitati dagli stessi organi di controllo di rivolgersi a noi per avere informazioni in merito“, dice.
“Ringrazio i dipendenti, tutti, dai dirigenti agli operai, che in questo momento così particolare continuano a dimostrarmi tutto il loro affetto”, aggiunge l’ex sindaco.
“Ringrazio i segretari comunali che si sono succeduti in questi anni e con i quali ho conservato un rapporto di stima e amicizia reciproca in particolare, il dottor Francesco Cerasoli, il dottor Giampiero Attili, la dott.ssa Cinzia Gaggiano. Ringrazio i cittadini, tutti, per essere stati al mio fianco e che continuano ad esserci, è stata per me una esperienza bellissima ed entusiasmante e nonostante la pugnalata ricevuta, i personaggi di cui sopra (tra i quali qualcuno due giorni prima è venuto nel mio ufficio a ripetermi per l’ennesima volta che io avevo scritto un pezzo di storia di questo paese) non riusciranno a spegnere il mio entusiasmo, la mia passione per politica sana e soprattutto la mia dignità di donna, di persona, che, credo loro non abbiano la benché minima percezione del significato di tale vocabolo. Grazie Scurcola, grazie Cappelle”.