Stamattina i Carabinieri di Pescara hanno arrestato un 36enne pescarese, già noto alle forze di polizia, in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento dell’attuale misura cautelare con quella della custodia in carcere, poiché riconosciuto colpevole del reato di “procurato allarme”.
L’8 gennaio mattina ha chiamato il 112, annunciando che 2 persone, di cui di una ha fornito anche nome e cognome, armate di 3 pistole, stavano per rapinare l’ufficio postale e senza aggiungere altro ha chiuso il telefono.
Le immediate indagini condotte dai carabinieri hanno permesso di rintracciare l’autore della chiamata, che messo alle strette ha confessato di aver inventato la storia della rapina nel tentativo di mettere nei guai la persona segnalata quale rapinatore, poiché tra di loro vi è una risentimento dato che recentemente si sono contesi una relazione con la stessa donna.