Sequestrata e seviziata nello sgabuzzino del palazzo in cui vive, mentre sta uscendo di casa per andare a lavoro, da uno sconosciuto che le taglia i capelli, le tappa la bocca con del nastro adesivo, le infila una busta sul volto, la ferisce alle braccia con decine di punture di siringa, la cosparge di alcol e la minaccia con un accendino, affermando di voler giocare con lei.
Il fatto è avvenuto a Montesilvano (Pescara).
La vittima è una donna di 51 anni che, a parte il forte trauma, non ha riportato lesioni significative.
Ora – scrive l’Ansa – è caccia all’uomo da parte dei Carabinieri.
Quartiere Ranalli, nel centro di Montesilvano. Sono passate da poco le 7. La donna, come ogni mattina, esce di casa per andare a lavoro, a Pescara. L’ascensore è bloccato e, una volta al piano terra, nell’androne del palazzo, vede una bottiglietta di plastica che ostacola la chiusura delle porte. Si china per raccoglierla, ma all’improvviso un uomo la afferra per i capelli e in pochi secondi la trascina nel locale contatori. Lì la immobilizza.
Prima con delle forbici le taglia alcune ciocche di capelli, poi il nastro adesivo sulla bocca e la busta in testa.
Le sevizie vanno avanti: inizia a pungerla sulle braccia con una siringa sterile e lo fa per decine di volte. Non contento, le cosparge le gambe dell’alcol che lei aveva nella borsetta e le mostra un accendino. Il tutto ripetendo di voler giocare insieme.
Provvidenziale la presenza lungo le scale di un condomino, insospettito dall’ascensore non funzionante, presumibilmente bloccato proprio dal malintenzionato. L’aggressore, forse temendo di essere visto, si dà alla fuga, mettendo fine ad un incubo, andato avanti per quasi mezz’ora, che non si sa quale epilogo avrebbe potuto avere.
Lanciato l’allarme, la donna, in stato di shock, è stata trasportata all’ospedale di Pescara: dopo le cure del caso, è stata dimessa con una prognosi di 21 giorni. Nella palazzina arrivano i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Donato Agostinelli. Immediate scattano le ricerche e le indagini, anche con l’ausilio delle immagini registrate da alcune videocamere di sorveglianza presenti nell’area.
La donna vive con il marito e i figli minori, che in quel momento stavano ancora dormendo. Ascoltata dai militari dell’Arma, la 51enne ha riferito di non aver mai ricevuto minacce. In base a ciò che ha potuto vedere e al tono della voce, si tratterebbe di una persona a lei sconosciuta.
L’aggressore aveva il volto coperto da una mascherina e indossava un cappello. Stando alla descrizione, avrebbe sui 50 anni ed un aspetto trascurato. Le indagini proseguono, con l’obiettivo di far luce a breve sull’accaduto.