Nell’ambito della conferenza istituzionale permanente dell’autorità di bacino distrettuale dell’Appenino centrale, svoltasi all’interno della sede del Ministero dell’Ambiente, è stato illustrato il Piano Stralcio 2018 – ‘Interventi di manutenzione del reticolo superficiale’. L’incontro, ha evidenziato la necessità di far confluire nell’area metropolitana di Roma tutte le risorse finanziarie disponibili (pari a 10 milioni di euro) per interventi manutentivi del reticolo idrografico.
Per l’Abruzzo erano presenti l’assessore alle opere pubbliche Lorenzo Berardinetti e il direttore regionale ai dissesti idrogeologici, Emidio Primavera. Presenti, inoltre, rappresentanti istituzionali di Marche e Umbria.
All’ordine del giorno il definire una comune intesa finalizzata a individuare i reticoli idrografici dislocati sui rispettivi territori e aventi impellenti necessità d’intervento e manutenzione. Abruzzo, Marche ed Umbria, non coinvolte in nessuna fase prodromica dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, hanno manifestato il proprio fermo dissenso, dichiarando inaccettabile sia il metodo di lavoro sia i contenuti del Piano Stralcio 2018 che ha completamente ignorato ed eluso le necessità delle regioni ricomprese nel distretto che, analogamente alla città di Roma, presentano evidenti e pari urgenze e necessità manutentive.
Le tre Regioni hanno manifestato assoluta contrarietà all’approvazione della delibera, anche se, nonostante il voto contrario della regione Abruzzo e il dissenso scritto della regione Umbria, è stata ugualmente approvata.
Fonte: Asipress
Foto di: Abruzzo24Ore