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Sicuritalia: lavoratori insoddisfatti, verso le vie legali

A parlare è Domenica Ricci, portavoce delle lavoratrici scioperanti: "Noi non abbiamo avuto nessun risultato positivo se non la promessa di 2 ore settimanali di elemosina per ciascun lavoratore"

A margine dell’incontro avvenuto il 22 giugno presso la LFoundry tra i vertici di Sicuritalia e i rappresentati dei dipendenti che hanno scioperato per 17 giorni a causa del taglio del 50% delle ore di lavoro, le lavoratrici Cisal Terziario si dichiarano non soddisfatte.

In particolare si contestano le sole 2 ore reinserite nei contratti che, a detta delle dipendenti, non sono sufficienti. Riportiamo dunque quanto dichiarato alla redazione di InfoMediaNews da Domenica Ricci, portavoce delle lavoratrici scioperanti Cisal Terziario:

“Questa mattina noi lavoratrici abbiamo ricevuto complimenti per il risultato ottenuto per l’incontro tenutosi ieri con Sicuritalia. Noi non abbiamo avuto nessun risultato positivo se non la promessa di 2 ore settimanali di elemosina per ciascun lavoratore. Nulla di scritto, solo parole”.

“Noi lavoratrici scioperanti non siamo assolutamente d’accordo con Sicuritalia per l’elemosina promessa. Se le 5 lavoratrici delle 3 sigle hanno mostrato soddisfazione a noi non è dato sapere. Questa è stata una sconfitta per noi donne che stiamo subendo per diritti acquisti nel corso di 30 anni di lavoro, ore e livelli. Purtroppo l’unica strada che resta è agire per vie legali”.

LMM

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