Abruzzo appeso tra l’ultimo DPCM del premier Conte e la nuova ordinanza, fresca di pubblicazione, firmata dal governatore della Regione Marsilio che, di fatti, sancisce il passaggio alla fascia arancione dalla zona rossa per tutto il territorio regionale.
Un passaggio avvenuto in una notte e salutato dai commercianti, in questo caso, di Trasacco, come ossigeno per le loro attività, sferzate dalle tante chiusure imposte per legge. La crisi c’è, gli aiuti statali si richiedono a gran voce, e il Covid continua ad essere il nemico invisibile.
“I danni della crisi da Covid e da lockdown sono stati ingenti nel nostro Comune, così come nel resto d’Italia – avverte il sindaco Lobene – un’ordinanza come questa può andare solo a migliorare le condizioni di chi deve lavorare in proprio per guadagnarsi la giornata. Io sono favorevole e la giudico anche un passo di responsabilità nei confronti dell’Abruzzo, che avrebbe potuto scontare ancora per parecchi giorni una misura troppo severa, visto il numero di contagiati e dei guariti dal virus”.
Un Abruzzo che, per il sindaco, dati alla mano, è già da fascia arancione “quindi perché aspettare ancora? Oggettivamente, non ci sono più i contagi dell’inizio della seconda fase di emergenza – aggiunge ai nostri microfoni – quindi una scelta politica e operativa di questo calibro era auspicabile”, commenta.
“La situazione generale sta migliorando, già da oggi a Trasacco i piccoli artigiani del paese hanno sollevato le loro serrande, hanno riaperto al commercio le loro attività, proprio prima dell’Immacolata, periodo noto per gli acquisti di Natale. Io la considero una ordinanza che va a favore delle economie locali, anche alla luce dell’ultimo DPCM del Premier che, di fatto, va a blindare le feste in casa”.