“La regressione e l’insensatezza della gestione della destra del Parco Sirente Velino conferma l’urgenza della proposta, rivolta al governo nazionale, e in particolare al ministro Roberto Cingolani: occorre impugnare il provvedimento regionale di riperimetrazione e rendere nazionale il Parco. Solo così si potrà sottrarlo a una visione e a un approccio, da parte della Regione Abruzzo, che sono semplicemente scriteriati”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Fina ricorda che “abbiamo ripetutamente nelle settimane scorse denunciato l’assoluta insensatezza della scelta della Giunta regionale di tagliare una parte cospicua del Parco regionale Sirente Velino. La nomina oggi al vertice del Parco di un sindaco che è stato tra quelli che più si sono battuti per il suo ridimensionamento è la triste conferma dell’approccio di questa destra di governo: lungi dal considerare l’ambiente una nuova opportunità per lo sviluppo dei territori, continua a ritenerlo un peso, un vincolo. Una miopia che di cui purtroppo faranno le spese le popolazioni locali, e che per questo va combattuta”.