Due persone sono morte e oltre 100 sono rimaste ferite a causa di un forte terremoto, magnitudo 6.7, che ha colpito il Mar Egeo, tra Grecia e Turchia.
La scossa è stata avvertita all’1 e 31 del mattino (mezzanotte e mezza in Italia), con epicentro a circa 10 chilometri a Sud di Bodrum, nota località turistica della Turchia, e a 16 chilometri dall’isola greca di Kos, dove le due vittime hanno perso la vita per il crollo del soffitto di un bar.
Secondo quanto riporta il Guardian i feriti sono circa 200, 120 a Kos e una settantina in Turchia. Il servizio geologico Usa ha reso noto che la profondità dell’epicentro era di appena 10 chilometri sotto il fondo marino. Il capo della protezione civile turca, Mehmet Halis Bilden, ha detto alla Cnn che le scosse di assestamento stanno continuando e ha invitato la popolazione a non tornare negli edifici danneggiati.
Il centro sismologico europeo ha segnalato a Bodrum un ‘piccolo tsunami’, con il livello dell’acqua che si è alzato per il sisma. Le immagini postate sui social media mostrano danni e allagamenti, con l’acqua alta fino ad un metro. L’ospedale principale di Bodrum è stato evacuato e sono state pubblicate immagini di pazienti sulle barelle all’esterno della struttura. Non ci sono per ora informazioni sull’identità delle vittime.
«Il principale problema al momento è la mancanza di elettricità in diverse aree della città», ha spiegato il sindaco di Bodrum, Mehmet Kocadon, alla NTV , precisando che in Turchia per il momento non sono state segnalate vittime. Il terremoto è stato sentito anche nella penisola di Dacta, altra importante località turistica turca, e a Smirne, terza città della Turchia, oltre che nell’isola greca di Rodi. Grecia e Turchia si trovano sulla linea di una grande faglia e vengono regolarmente colpite da terremoti. Il peggiore, tra i più recenti, risale al 17 agosto del 1999 con una scossa di magnitudo 7, nei pressi della città turca Izmit, sul Mar di Marmara, che uccise 17.000 persone.
Fonte: AGI
Foto di: Urban Post