I sindaci di 7 comuni teramani che hanno subito danni alla proprietà pubblica e privata a causa del sisma 2016, con una popolazione complessiva di 27 mila persone, presentano alcune proposte emendative in merito ai provvedimenti ‘Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma 2016’.
Il primo obiettivo è quello di portare all’individuazione di aree intermedie in cui rientrino i comuni danneggiati in maniera significativa dal terremoto, ma al momento esclusi sia dal cosiddetto ‘cratere’ che da allegati ed elenchi che prevedono alcune misure di sostegno nel post-sisma.
A chiederne l’istituzione, con richiesta di agevolazioni su mutui e scadenze, la possibilità di assumere tecnici per la ricostruzione, la programmazione di fondi per il miglioramento sismico delle scuole sui propri territori, sono i sindaci: Vincenzo Di Marco (Castellalto), Santino Di Valerio (Cermignano), Giuseppe Del Papa (Cellino Attanasio), Alessandro Frattaroli (Basciano), Franco Campitelli (Canzano), Diego Di Bonaventura (Notaresco), Michele Petraccia (Pietracamela) e Severino Serrani (Penna S.Andrea).
I sindaci firmatari di questo documento nell’intento di essere propositivi e riconoscendo che hanno avuto danni minori rispetto ad altri comuni, chiedono solo di poter essere messi nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo e i propri doveri nei confronti delle loro comunità per risolvere nel più breve tempo tutte le criticità procurate dal sisma, ribadendo il concetto che «i danni dentro o fuori dal cratere devono essere trattati nello stesso modo. Per dare risposte concrete alla popolazione è necessario avere strumenti legislativi appropriati e provvidenze economiche adeguate, al fine di tornare alla normalità nel più breve tempo possibile».
Fonte: Asipress
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