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Sistema idrico: “Obiettivi concreti nei tempi del PNRR

Per una rete più efficace e sviluppata tecnologicamente. Confronto tra comunità scientifica e gestori

“Lavoriamo per creare una rete più efficace, più efficiente, più resiliente, capace di offrire soluzioni. La transizione digitale in atto in diversi ambiti del comparto idrico può rappresentare un’opportunità di reale cambiamento perché l’innovazione tecnologica può aiutare in maniera importante a ridurre dispersione e a ottimizzare la risorsa idrica. Non deve essere sprecata neppure una goccia d’acqua”.

Sono parole del Presidente della giunta regionale Marco Marsilio che questa mattina è intervenuto nell’ambito dell’evento organizzato a L’Aquila dal Commissario per la Sicurezza del sistema idrico Gran Sasso tra attori istituzionali, provider di innovazione tecnico-scientifica di settore e gli operatori economici. Ha partecipato anche il vice presidente Emanuele Imprudente.

“Il tema della siccità – ha proseguito Marsilio – sta diventando sempre più urgente e drammatico nel mondo e anche in Italia e si accompagna a stagioni di grandi precipitazioni con danni conseguenti nel dissesto idrogeologico e nella gestione del territorio. La debolezza del nostro sistema sta nella distribuzione dove si stimano perdite intorno al 40 per cento. In Abruzzo alcuni distretti hanno certificato perdite ancora superiori che arrivano a punte del 70 per cento. Per questo abbiamo concentrato le nostre energie e le nostre attività attraverso il nostro ente di riferimento l’Ersi, i soggetti attuatori, i consorzi acquedottistici e l’intero consiglio regionale che ha istituito una commissione speciale che sta approvando la sua stabilizzazione come commissione permanente perché ha individuato nella risorsa idrica uno dei fattori strategici determinanti per il futuro dell’Abruzzo e per la stabilità ambientale”.

“Il PNRR ha stanziato risorse importanti anche per ammodernare i nostri sistemi. Il 25 per cento degli acquedotti ha più di 50 anni addirittura, la metà ne ha almeno trenta. Bisogna intervenire urgentemente per rendere i nostri acquedotti più funzionali, più moderni e anche più monitorati attraverso la digitalizzazione del servizio, il controllo da remoto affinché queste reti non solo funzionino in maniera efficiente ma siano tenute in manutenzione ordinaria costante per evitare danni e sprechi che derivano da mancanza di interventi straordinari. I tempi del PNRR impongono di andare immediatamente a gara, di aprire subito i cantieri e di concludere le opere entro il 2026. Sarà un contributo importante per recuperare l’efficienza e completare una interrelazione tra i diversi acquedotti per fare in modo che l’uno possa supplire all’altro”.

“È stato un interessante convegno – ha aggiunto il vice Presidente Imprudente – sul tema della digitalizzazione delle reti e sugli investimenti sul sistema idrico integrato abruzzese grazie al Pnrr e ai fondi messi a disposizione con il Fers per ridurre le perdite e gli sprechi e digitalizzarlo secondo un sistema ingegneristico moderno che prevede dei distretti specifici e puntuali”.

Ci sono a disposizione 65 milioni di euro a cui si sommeranno ulteriori 30 milioni che la Regione Abruzzo ha messo a disposizione con il Fers proprio per rendere le reti moderne, funzionali e interconnesse. Un sistema complessivo utile a rendere funzionale una realtà, come quella abruzzese, nella quale c’è abbondanza di acqua ma nei cui sistemi idrici si sono resi necessari interventi per ridurre le perdite”.

Il presidente Marco Marsilio intervenuto da remoto perché si trovava a Roma per motivi istituzionali ha ringraziato il commissario Corrado Gisonni per il lavoro e per il servizio che “sta facendo per la nostra terra, per aver organizzato questo momento conoscitivo e di confronto con l’obiettivo di portare avanti il dialogo tra mondo scientifico e tecnici”.

“La giornata di oggi – ha concluso Gisonni – rappresenta un momento molto importante che ha l’obiettivo di mettere a confronto un dialogo costruttivo tra la comunità scientifica italiana e gli enti gestori. La velocità imposta dall’attuazione del Pnrr nell’ambito delle infrastrutture idriche, è un’occasione che non va assolutamente persa. Queste circostanze di confronto risultano preziose al fine di raggiungere obiettivi concreti e nei tempi assegnati dal Piano”.

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