Ci sono reati contro la pubblica amministrazione, dalla corruzione alla turbativa d’asta, dal falso in atto pubblico alla rivelazione di segreti d’ufficio, nella maxi operazioni denominata ‘Master list’, come la lista di imprese presente all’interno di una pen drive, fulcro dell’inchiesta. Ai domiciliari sono finiti: Giuseppe Venturini, amministratore delegato del Consorzio Acquedottistico marsicano; Antonio Ruggeri, originario di Pescina e residente a Roma; Emiliano Pompa, imprenditore del teramano; Paolo Di Pietro, consigliere comunale ed ex assessore ai lavori pubblici del comune di Canistro; Giuseppe D’Angelo, sindaco di Casacanditella, in provincia di Chieti; Sergio Giancaterino, imprenditore di Penne e Antonio Ranieri, dirigente del Comune di Campotosto.
Le indagini sono partite nel marzo del 2015 e si sono basate su intercettazioni ambientali durate un anno. All’attenzione degli imprenditori, cinque appalti, per i quali gli stessi ‘adescavano’ amministratori e funzionari pubblici per ottenere l’aggiudicazione delle gare in maniera illecita. Gli appalti turbati ammontano a 1milione e 400mila euro totali e i territori coinvolti sono: Canistro, Campostosto, San Martino sulla Marrucina e Casacanditella, in provincia di Chieti. Nel giro degli illeciti, anche l’appalto per il depuratore di Capistrello, del Consorzio Acquedottistico Marsicano.
Questa sera, su Infomedianews, a canale 119 del digitale terrestre, l’approfondimento sulla vicenda e la conferenza stampa integrale, in cui sono stati resi noti maggiori dettagli sulle indagini.