Dopo oltre cinque anni e decine di udienze si è chiuso nel primo pomeriggio a Campobasso il processo di primo grado sul cosiddetto ‘Sistema Iorio’.
L’ex presidente della Regione Molise Michele Iorio è stato assolto da tutte le accuse, con lui assolte altre 11 persone.
I giudici hanno inflitto invece due condanne nei confronti dell’ex editore Ignazio Annunziata, 12 anni di reclusione, e dell’ex direttore dell’Azienda sanitaria regione Angelo Percopo, 4 anni.
Gli episodi contestati si riferivano a una decina di anni fa quando Iorio era ancora presidente della Regione; l’inchiesta fu chiusa nel 2014 e il processo iniziò alla fine del 2016. Tra le persone coinvolte c’erano politici, imprenditori, giornalisti, editori e funzionari pubblici. In un unico fascicolo, da decine di migliaia di pagine, confluirono vicende diverse che avevano come legame la figura dell’ex presidente della Regione, Michele Iorio. Erano una quindicina i reati contestati a vario titolo, diversi da indagato ad indagato. Tra questi corruzione, concussione, abuso d’ufficio, peculato, falsità materiale e ideologica, estorsione, violenza privata bancarotta e ricettazione.
La sentenza è stata emessa questo pomeriggio alle 14,30 dopo tre ore e mezza di camera di consiglio dal presidente Salvatore Casiello e dai giudici a latere Gian Piero Scarlato e Roberta D’Onofrio. Oltre ai verdetti di assoluzione e condanna i giudici hanno dichiarato il non luogo a procedere per Manuela Petescia e Quintino Pallante in quanto i reati a loro contestati sono stati derubricati e prescritti. È stato infine dichiarato “non sussistente” l’illecito amministrativo che veniva contestato a due società, Telemolise e European Broadcasting Company. Le motivazioni della sentenza si conosceranno entro 90 giorni.