“Oggi si è svolta presso la sede della Asl dell’Aquila la manifestazione per la sopravvivenza dei Nuclei di Cure Primarie, indetta dalle organizzazioni sindacali dei medici di famiglia FIMMG-SMI-SNAMI e dalla CGIL in rappresentanza del personale degli studi medici”.
Così si legge in una nota dei segretari provinciali di Fimmg, Vito Alban, Snami, Raffaele Giorgi, Smi, Guido Iapadre, Cgil, Francesco Marrelli.
“Alla manifestazione hanno partecipato oltre duecento persone, tra medici, infermieri, amministrativi, cittadine e cittadini che si sono mobilitati per salvare i Nuclei, che restano il principale e più diffuso luogo di erogazione dei servizi sanitari del territorio”.
“Una delegazione degli organizzatori è stata ricevuta dalla Direzione aziendale, che ha dichiarato di non essere più in grado di accogliere le richieste dei sindacati relative ai subentri dei nuovi medici nei Nuclei, al posto di quelli pensionati, in quanto è intervenuta una nota della Regione Abruzzo che blocca le sostituzioni in tutto il territorio regionale”.
“La delegazione ha confermato il proprio giudizio negativo sul ruolo fin qui svolto dalla Asl dell’Aquila, che a differenza delle altre Asl ha tenuto bloccati i subentri negli ultimi nove mesi, e ha tuttavia apprezzato il giudizio espresso sull’importanza dei Nuclei di Cure Primarie e sulla loro insostituibilità nella gestione dell’assistenza sanitaria territoriale”, proseguono i segretari.
“Va sottolineato inoltre il silenzio assordante da parte del sindaco dell’Aquila in qualità di presidente del Comitato ristretto dei Sindaci. A questo punto la lotta intrapresa si sposta sulla Regione, che deve motivare il rifiuto improvviso e ingiustificato a garantire il funzionamento e l’esistenza stessa dei Nuclei, peraltro con un atto amministrativo unilaterale non controfirmato dall’assessore alla Sanità”.
“Abbiamo nel frattempo appreso – concludono – della convocazione sull’argomento della V Commissione Sanità della Regione in data 16/03/2023, alla quale parteciperemo con la presentazione delle firme raccolte con la petizione e con le nostre richieste. Le organizzazioni sindacali confermano pertanto lo stato di agitazione e annunciano prossime iniziative da definire in tempi brevi”.