Apprezzamenti, consensi e complimenti hanno riempito di gioia il cuore di chi, dopo un duro lavoro, è riuscito a mostrare e a rendere nota a tutti la ricchezza alimentare che si cela dietro l’Associazione Mieli Particolari Appennino Abruzzese. L’Associazione, presieduta dall’apicoltore celanese Vittoriano Ciaccia, ha esposto il proprio miele, infatti, al presidio Slow Food al Salone del Gusto di Torino.
I presidi sono progetti di Slow Food che tutelano piccole produzioni di qualità da salvaguardare, realizzate secondo pratiche tradizionali e hanno avuto uno spazio dedicato, all’interno del Salone organizzato a Torino. Ciaccia, chiamato anche a fare da relatore al convegno che si è tenuto al rettorato di via Po, ha partecipato all’evento insieme a Pasquale Di Leonardo, apicoltore di Ortona dei Marsi, altro rappresentante dell’associazione produttori di mieli particolari dell’appennino abruzzese.
L’associazione ha illustrato le difficoltà che si affrontano in montagna per la produzione del miele che però sono anche il motivo per cui è un prodotto così pregiato e di qualità. Si tratta, infatti, di un miele che viene realizzato anche a 1.900 metri e a condizioni climatiche avverse. Al convegno è seguito poi un incontro a cui ha partecipato per l’Abruzzo, anche l’assessore regionale alle politiche agricole e di sviluppo rurale, Dino Pepe.
Grande successo soprattutto per il miele ‘Stregonia’, che prende il nome dalla tipica pianta delle nostre montagne, la Sideritis Syriaca. Un nome suggerito all’associazione dal noto e apprezzato professore Taglieri, storico produttore di miele. Inevitabile dire, dunque, che proprio grazie a questo particolare miele, tutti i visitatori del Salone sono rimasti ‘stregati’. L’oro giallo che si produce nella nostra regione, più in particolare nella provincia dell’Aquila, ha fatto il giro di circa migliaia di bocche, spargendo, in questo modo, un po’ d’Abruzzo in tutta l’Italia.