Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ed il Comando Truppe Alpine dell’Esercito Italiano hanno firmato oggi un importante accordo tecnico, per istituzionalizzare ed incrementare la stretta collaborazione operativa e addestrativa nell’ambito del soccorso alpino sul territorio nazionale.
Il documento è stato siglato a Bolzano dal Presidente del Soccorso Alpino, Maurizio Dellantonio, e dal Comandante delle Truppe Alpine, Gen. C.A. Claudio Berto.
L’accordo nasce dopo una pluri-decennale collaborazione fra il Soccorso Alpino e gli Alpini: due realtà che dalle proprie specificità e dalle peculiarità di soccorso civile e militare hanno saputo creare un unicum di grande efficacia, distinguendosi in tanti interventi e scenari operativi per la sicurezza in montagna. La firma dell’accordo rafforza ulteriormente questo legame, sancendo la nascita di un protocollo operativo che non potrà che avere risvolti positivi in tutte quelle situazioni dove è necessario portare soccorso specializzato a persone in pericolo di vita in territorio impervio o montano.
L’accordo si inserisce in un quadro di cooperazione più ampio sancito dal protocollo d’intesa che da alcuni anni regola i concorsi fra il Soccorso Alpino e Speleologico nazionale e lo Stato Maggiore della Difesa, e ha aperto la strada ad una maggiore integrazione, nello specifico settore, fra il comparto civile e quello militare.
I dettagli operativi dell’accordo fra CNSAS e Truppe Alpine
Il documento firmato oggi a Bolzano avrà importanti e immediati risvolti: saranno rafforzate le collaborazioni nella attività formative, addestrative e operative in ambiente montano. E sarà immediatamente avviato – a livello di soccorso – un piano di attivazione congiunto fra il Soccorso Alpino e Speleologico e le Truppe Alpine, che andranno ad intervenire fianco a fianco in numerosi interventi di soccorso in ambiente montano e impervio.
Queste operazioni congiunte avverranno a favore del soccorso di carattere sanitario e non sanitario, per il recupero di persone in imminente pericolo di vita, la ricerca e soccorso di persone disperse in territorio montano e zone impervie, anche, ma non solo, nell’ambito degli interventi di Protezione Civile, eventualmente disposti dalle Prefetture e dagli Enti Locali competenti, dove sia richiesto l’intervento del CNSAS o delle Truppe Alpine.
“È con grande soddisfazione e profondo orgoglio che possiamo annunciare quest’importante accordo – ha dichiarato Maurizio Dellantonio, presidente nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico – Sul campo, nelle situazioni più difficili, come la valanga di Rigopiano o il recente intervento di ricerca di quattro alpinisti travolti da una slavina in Abruzzo, abbiamo lavorato spalla a spalla con gli Alpini. In tantissimi interventi congiunti abbiamo imparato ad apprezzarne la preparazione tecnica, unita ad un’umanità e a dei valori di solidarietà che suscitano rispetto e ammirazione. Quest’accordo firmato oggi rilancia ulteriormente una collaborazione proficua, aumentandone la portata e le ricadute per i cittadini, gli abitanti delle montagne, l’utenza turistica. In numerose parti d’Italia avremo squadre miste militari/civili, nel segno della più estesa sinergia”.
“Le Truppe Alpine che riconoscono nel CNSAS un pilastro della sicurezza e del soccorso in montagna ed una eccellenza del nostro Paese, mettono a disposizione la professionalità, l’entusiasmo e le tecnologie di cui dispongono, nel comune interesse di far fronte comune nelle emergenze con tutta l’umiltà, ma anche con tutta la forza, di chi vive ed appartiene alla montagna”, ha detto il Gen. C.A. Claudio Berto, Comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano.