«La nostra terra, come la Sardegna, ha da secoli tratto fama e ricchezza dal settore agropastorale, in particolare dall’allevamento degli ovini, e quindi dalla produzione di lana e latte. A tal proposito esprimo solidarietà ai pastori sardi che in questi giorni si trovano ad affrontare una complessa problematica commerciale e sociale, considerando che il crollo del prezzo del latte a 60 centesimi al litro non permette neanche la copertura dei costi vivi di produzione», questo è il pensiero espresso in una nota stampa di Francesco Cristiano Bignotti, assessore all’Agricoltura del Comune dell’Aquila.
«Deve essere prerogativa dei territori la difesa delle proprie peculiarità, – continua l’amministratore – da cui discendono ricchezza economica e culturale, ed in base alle quali si forma l’identità locale. Auspico che nelle trattative a livello nazionale si riesca a portare ad una quota più consona il pagamento di un litro di latte sardo, circa 1 euro al litro».
«Poiché questo problema nasce da una maggiore produzione di pecorino rispetto ai consumi dello stesso, invito tutti i cittadini a dare sempre precedenza all’acquisto di prodotti provenienti dalla filiera locale, in modo da scongiurare problematiche simili anche sul nostro territorio, sostenendo così anche l’economia di tante famiglie che hanno scelto di continuare ad investire nella nostra terra, pur le tra tante difficoltà che caratterizzano un territorio di montagna», questa la conclusione.
Fonte: Comune di L’Aquila
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