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“Solo Abruzzo e Campania sequenziano oltre 5% campioni”

Dati dell'Istituto Telethon: "Sequenziamento importante per conoscere mutazioni virus"

Un adeguato sequenziamento delle varianti Covid è molto importante per capire e prevedere l’andamento della pandemia, ma in Italia, «solo due Regioni sequenziano il 5% dei propri positivi al Sars-Cov-2: la Campania e l’Abruzzo». È quanto emerge da un’elaborazione a cura dei ricercatori del laboratorio di genomica integrata dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli, coordinati da Davide Cacchiarelli, professore di biologia molecolare all’Università Federico II di Napoli.

Il dato, precisa all’ANSA Cacchiarelli, è la media, mese per mese a partire da gennaio 2021, del confronto tra il numero di positivi nel nostro paese (come aggiornato dalla Protezione Civile) e il numero di sequenze caricate nella banca dati internazionale Gisaid. «Conoscere le mutazioni di un virus può aiutare a prevedere quale sarà il suo comportamento. Proprio per seguire queste dinamiche esistono in ogni Paese dei sistemi di sorveglianza, come quello gestito in Italia dall’Istituto Superiore di Sanità, che raccoglie su una piattaforma dedicata (I-Co-Gen) i dati di sequenziamento forniti dalle regioni», spiega il ricercatore, il cui gruppo è stato il primo a identificare, in collaborazione con l’Ospedale Cotugno di Napoli, la variante omicron in Italia. Le linee guida internazionali, precisa Cacchiarelli, «indicano di sequenziare almeno il 5% dei positivi al virus di un Paese per poter avere un quadro realistico della distribuzione e dell’evoluzione delle varianti. In Italia, la raccolta dei dati è affidata alle singole Regioni, che si sono organizzate in modi molto diversi». Se è vero che «negli ultimi mesi la situazione sta migliorando, però solo la Campania e l’Abruzzo sequenziano il 5% dei propri positivi». In particolare in Campania, grazie a un finanziamento della Regione e dell’Istituto Superiore di Sanità, il Tigem di Pozzuoli, che esegue circa il 70% dei sequenziamenti fatti per il sequenziamento delle varianti, riesce a essere particolarmente costante nel rispettare la soglia mensile del 5% dei sequenziamenti.

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