Sei operai marsicani, di ritorno dall’Emilia Romagna, dove si erano recati da qualche giorno per motivi lavorativi, sono stati sottoposti a quarantena domiciliare.
È quanto accaduto ad un gruppo di operai, in particolare un uomo di Castellafiume, due di Capistrello, uno di Civita D’Antino, un altro di Morino.
Come da prassi prevista dalla circolare del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, secondo cui le persone che rientrano dalle cosiddette “zone rosse” devono essere sottoposte a verifiche da parte della Asl, sono stati visitati dall’Azienda Sanitaria Locale, che monitora la situazione.
Il sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti, ha tenuto a precisare che non vi è alcun allarmismo e con un avviso rivolto alla popolazione ha ribadito le regole base da seguire per evitare quanto più possibile la diffusione del Covid-19.
1. Chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente il 4 marzo 2020, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, o sia transitato e abbia sostato nei comuni di cui all’ allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° Marzo 2020, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’azienda di sanità pubblica competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta.
2. L’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti provvedono, sulla base delle comunicazioni ricevute, alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo le modalità di seguito indicate:
a) Contattano telefonicamente e assumono informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti, ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione;
b) Accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria d’isolamento fiduciario, informano dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione;
c) Accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore di sanità pubblica informa inoltre il medico generale o il pediatra di libera scelta da cui il soggetto è assistito anche ai fini dell’eventuale certificazione ai fini INPS.