«Per la messa in sicurezza della SP 20 “Marruviana” la Provincia dell’Aquila ha già impegnato, nel bilancio scorso, 3 milioni di euro da avanzi di amministrazione. Verranno inseriti nel nuovo bilancio soltanto al termine dello studio di fattibilità, che verrà concluso entro febbraio 2020». Il Consigliere Provinciale con delega alla viabilità, Gianluca Alfonsi, alza la voce e replica alle polemiche sollevate dal sindaco di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio, dopo l’ultimo incidente nel tratto di strada che collega San Benedetto a Borgo 8000.
«Lo studio di fattibilità richiede delle procedure fissate per legge che non dipendono da noi – continua Alfonsi – Quella strada la percorro personalmente ogni giorno e ne conosco lo stato di pericolosità. Per questo, negli ultimi anni, ho stanziato 70 mila per rimettere a posto i tratti maggiormente deteriorati e installare l’adeguata segnaletica di pericolo per percorrere la strada nelle condizioni minime di sicurezza».
Sugli ultimi due incidenti lungo l’arteria Alfonsi aggiunge: «Sono certo che si sono verificati, purtroppo, per il mancato rispetto delle norme del codice stradale, tra cui la velocità, e non per le condizioni della strada. Dal sindaco D’Orazio mi aspetto più collaborazione e meno presenzialismo». «Il sindaco – prosegue Alfonsi – farebbe meglio a prendersela con i parlamentari, i consiglieri provinciali e regionali che avrebbero potuto fare molto ma che nulla hanno fatto».
«Al fine di venire incontro alle richieste del sindaco (di far partire i lavori da San Benedetto), – conclude il consigliere provinciale – abbiamo dovuto commissionare lo studio di fattibilità nel tratto da San Benedetto a Cintarella, studio che richiede il coinvolgimento di più enti perché non si tratta di semplice asfaltatura della strada bensì di allargamento e di realizzazione di rotatorie».
In ultimo, Alfonsi accenna anche all’iter di presa in carico della Provincia sulla Cintarella: «Al fine di completare l’iter di presa in carico della Cintarella e di assegnare le risorse a Trasacco per l’immediata messa in sicurezza attende soltanto l’atto formale del Comune di San Benedetto. Ad oggi, senza quell’atto non possiamo procedere».