Nove ordinanze di custodia cautelare, delle quali 5 agli arresti domiciliari, sono state notificate la scorsa notte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Teramo, nei confronti di otto persone di nazionalità albanese e una italiana, tra le quali quattro donne, nell’ambito di una inchiesta su un vasto traffico di stupefacenti sulla fascia costiera della provincia di Teramo.
Come ha spiegato nel corso di una conferenza stampa in caserma il comandante provinciale dei Carabinieri di Teramo, il colonnello Massimo Corradetti, l’indagine, coordinata dalla procura di Teramo, è scattata nel 2024 a partire dall’arresto di un pusher locale, a Roseto degli Abruzzi (Teramo), perchè trovato in possesso di 1,2 chili di cocaina e di 40 mila euro in contanti.
Il lavoro degli investigatori, condotto negli ambienti dello spaccio che ha coinvolto anche numerosi locali della movida della costa, ha permesso di individuare una rete organizzata da due gruppi famigliari dediti al confezionamento e alla successiva distribuzione dello stupefacente, destinato ad un consistente numero di clienti, molti dei quali insospettabili, ai quali la cessione avveniva sulla base di rapporti personali, previo appuntamento.
I carabinieri hanno ricostruito circa un centinaio di cessioni di cocaina.
L’attività di spaccio veniva svolta principalmente nelle piazze di Roseto degli Abruzzi, Pineto, Tortoreto, Ancarano e Sant’Omero. L’operazione notturna per la notifica dei provvedimenti firmati dal gip del tribunale di Teramo per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti – uno dei quali a un detenuto in carcere per altri motivi – ha visto impegnati 30 carabinieri, due unità cinofile del Nucleo di Chieti con il supporto del 5° Nucleo elicotteri di Pescara.