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Sparatoria in centro a Pescara: “Non è una città sicura”

Lo dice il consigliere regionale Pettinari. "Aumentare i controlli, più agenti di Polizia Locale, sindaco e prefetto devono agire".

Pescara non è più una città sicura. L’ho detto e ripetuto in ogni modo e i fatti che continuano a susseguirsi in pieno centro non fanno che avvalorare la mia tesi. Le risse sono all’ordine del giorno e oggi, come si apprende dalla stampa, c’è stata addirittura una sparatoria a Piazza Salotto, luogo frequentatissimo da ragazzini e famiglie soprattutto di domenica. Davanti a questi gravi avvenimenti è inutile che questa amministrazione comunale continua a sbandierare l’aumento di telecamere come panacea di tutti i mali. Le telecamere in centro, se non accompagnate da un aumento delle forze dell’ordine, non servono da deterrente per nessuno. Al massimo sono utili per ricostruire quanto avvenuto dopo, ma l’obiettivo dovrebbe essere quello di prevenire che un fatto grave come quello di oggi avvenga. Questo può accadere solo tramite un aumento sostanziale della Polizia locale da parte del Sindaco e delle Forze dell’Ordine da parte del Prefetto: ci vuole sinergia tra tutti gli organi preposti e bisogna mettere a sistema ogni forza a disposizione perché Pescara sta diventando una città invivibile ed è necessario invertire la rotta”.

Così il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari in merito alla sparatoria avvenuta ieri a Pescara.

Più volte ho denunciato i fatti criminosi delle periferie, senza tralasciarne alcuna, e altrettante volte ho avvisato sulla piega che sta prendendo il quadrilatero tra corso vittorio Emanuele e Piazza Santa Caterina. Adesso anche il cuore pulsante del commercio e della vita sociale di Pescara, come è Piazza Salotto, è stata investita da più atti di violenza registrati in pochi giorni. La verità è che pian piano la città si sta ammalorando in ogni angolo e chi avrebbe il dovere di amministrarla al meglio continua a nascondersi dietro un dito. Ora Basta! Non possiamo permettere che ci siano vittime innocenti. L’aumento delle forze dell’ordine ha portato benefici nelle periferie, come ad esempio quando a Fontanelle c’è stato un presidio fisso di polizia per 24 ore al giorno; o anche in Piazza Santa Caterina, quando è stato aumentato il numero di pattuglie di polizia locale a tracciare la zona. Peccato che siano state tutte azioni a termine che, una volta concluse, hanno fatto ripiombare la situazione nel caos. Gravi fatti come quelli di oggi non devono esistere più nella nostra città, mi auguro che non ci siano risvolti drammatici e che i responsabili di questo crimine siano presi il prima possibile”.

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