La decisione del giudice è stata notificata ieri alle parti coinvolte: i due accusati di aver sparato il colpo di pistola che ha ferito il buttafuori di origini albanesi della discoteca ‘The Ship’, restano a San Nicola, per il momento. Il Tribunale del Riesame dell’Aquila, difatti, non ha accolto l’istanza di scarcerazione avanzata dai loro avvocati difensori, non propendendo nemmeno per gli arresti domiciliari.
A partire da oggi, comunque, ci vorranno 30 giorni di tempo per conoscere le esatte motivazioni che hanno portato il giudice a non cambiare registro. Il quadro indiziario a carico dei due accusati, Claudio Morelli, di 48 anni, e suo figlio Manuel Morelli, di anni 26, collima, quindi, anche per il Riesame, con la custodia cautelare in carcere.
Si è comunque, per ora, ancora nella fase delle indagini preliminari, tant’è che gli inquirenti potrebbero, nei prossimi giorni, anche allargare il cerchio degli indiziati, estendo il raggio d’azione delle indagini anche verso altri soggetti presenti sul luogo dello sparo quella notte, per capire si vi siano altre responsabilità connesse alla sparatoria.
Gli avvocati difensori, Raffaele Mezzoni, Massimo Mercurelli e Marco Scimia, dal canto loro non cambiano linea difensiva, basata sulla prova negativa dello stub e sul fatto che l’arma che ha sparato (pistola calibro 22) ancora non è stata ritrovata. Insistono inoltre sull’importanza di effettuare una perizia balistica che vada a verificare la traiettoria dello sparo.
Il PM titolare dell’inchiesta è il dottor Luca Sgambati, della Procura della Repubblica di Avezzano. Dalle forze dell’ordine intervenute, vennero ritrovati domenica mattina quattro proiettili, di cui uno esploso e tre inesplosi, risalenti ad armi diverse, nessuna delle quali ancora rintracciata.
Il 48enne, in sede di udienza di convalida del fermo, di fronte al GIP, si era dichiarato estraneo ai fatti, limitatamente all’accusa di tentato omicidio.