Sperone: disabitato sì, ma abbandonato no. Il silenzio che contraddistingue la splendida frazione di Gioia dei Marsi verrà amorevolmente interrotto dai passi dei turisti più curiosi. Sabato 25 febbraio, infatti, si terrà un vero e proprio «viaggio all’indietro nel tempo». Così viene definito dalla stessa organizzatrice dell’evento, Marta Felice, Guida Ambientale Escursionistica AIGAE.
«Sono marsicana da parte di nonna materna e la storia di quella che sento la mia regione mi ha affascinata da sempre sotto ogni sua sfumatura. La sensazione di libertà e di serenità che mi danno questi luoghi – continua Marta Felice – mi ha accompagnata sin da piccola senza lasciarmi mai. L’idea di poter condividere tutto ciò con altre persone ed aprire le porte di luoghi molto spesso sconosciuti ad escursionisti ed amanti della natura è, infatti, sempre stato il mio sogno. Sperone unisce storia e natura lasciando libera l’immaginazione e lo sguardo».
Si tratta di una prima edizione che vedrà protagonista questo borgo «unico nella sua bellezza. La neve, ormai presente solo sulle vette più alti circostanti, svela sotto di essa sia i colori rossi di un autunno passato che i verdi accesi di una primavera ormai alle porte». I partecipanti avranno l’opportunità, dunque, di entrare nel vivo della metamorfosi della natura che li avvolgerà in una quieta atmosfera.
«Partiremo dal paese di Gioia dei Marsi per ripercorrere i passi del tempo, della quotidianità e delle vite che si sono intrecciate su quelle terre. Attraverseremo il borgo ‘nuovo’ di Sperone fino a raggiungere quello più antico con la sua Torre. E’ incredibile ciò che gli occhi dei suoi abitanti potevano vedere. – commenta la Guida Ambientale Escursionistica AIGAE – Lo definirei un balcone sul Fucino meraviglioso, nel quale, la natura cerca di riprendere ciò che le appartiene con dolcezza, quasi a volerne custodire le storie e le emozioni che l’hanno attraversata».
Viaggiare non significa andare lontano, bensì, spalancare i propri occhi attorno a ciò che magari è più vicino alla propria terra ma che non si ha modo di ammirare ed apprezzare davvero. «Lo scopo principale è quello di far conoscere luoghi che spesso passano inosservati. La cosa che più mi gratifica è veder partecipare all’iniziativa tanti abruzzesi che hanno voglia di conoscere la loro regione».
Una regione che, negli ultimi tempi, purtroppo, ha dovuto subire spiacevoli sorprese. Un viaggio nella natura, questo, che avrà allora anche la funzione di risanare il rapporto ancora poco stabile tra uomo e ambiente. «Basta sapere essere bambini, saper guardare tutto con sguardo nuovo e curioso ed aver orecchie per ascoltare i suoni della natura e dei racconti come fossero una fiaba che ci rasserena prima di andare a dormire. Le fiabe ci restano dentro ed il finale è sempre a sorpresa».
Foto di: comune.gioiadeimarsi.aq.it