La Regione stanzia altri 600 mila euro per le associazioni e le società sportive dilettantistiche o professionistiche danneggiate dalla crisi derivante dall’emergenza Covid. E’ quanto prevede una delibera approvata oggi dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale allo Sport, Guido Liris, con la quale sono state varate le linee di indirizzo per la predisposizione del relativo avviso pubblico. I destinatari delle misure sono associazioni sportive e società che partecipano a campionati di sport di squadra e di contatto organizzati e gestiti dalle rispettive federazioni nazionali del Coni o del Cip, il Comitato italiano paralimpico. Una misura destinata alle compagini di più alto livello che costrette a sostenere ingenti esborsi che non vengono compensati dagli incassi derivanti dalla partecipazione del pubblico di norma pagante, oggi vietato, e dalle sponsorizzazioni, che in virtù della crisi pandemica hanno avuto una ovvia notevole contrazione.
Si tratta di un contributo fisso, calcolato proporzionalmente alla dimensione degli impianti sportivi (stadi o palazzetti che siano) dove vengono disputate le gare delle rispettive squadre, assegnato a tutti richiedenti: si va 2.500 euro per impianti fino a 500 spettatori per arrivare a 15 mila euro per quelli superiori a 10 mila.
«Ancora una volta – dice l’assessore Liris – la Regione conferma il suo impegno e la vicinanza nei confronti del settore dello sport, duramente colpito dalla pandemia. La misura in questione è l’ennesima a sostegno delle associazioni e delle società per cercare di attutire gli effetti della crisi e pianificare una ripartenza quanto più celere e piena possibile. La mission politica dell’assessorato allo Sport è stata, fin dall’inizio, quella di fare nel comparto una priorità assoluta in termini di aiuti, ma anche di strategie di rilancio e di sviluppo a breve e medio termine. Vanno in questa direzione le misure adottate finora, sia i contributi a fondo perduto che quelli per l’ammodernamento e la realizzazione delle strutture. Una linea che verrà perseguita senza sosta anche negli anni a venire».