Nella scorsa notte, un esemplare di orso bruno marsicano di 200 kg è stato rinvenuto morto da un Ausiliare della viabilità di SdP, vicino alla barriera al centro delle carreggiate, al km 94 dell’autostrada A25, tra gli svincoli di Avezzano e Celano in direzione Pescara. Incerta la dinamica dell’incidente, perché il veicolo eventualmente responsabile ha proseguito la marcia e non è stato rintracciato. La Asl di Avezzano ha inviato un suo Veterinario che ha trasportato la carcassa in sede per gli accertamenti del caso.
“Un episodio raro, – si legge in un comunicato di Strada dei Parchi – l’ultimo investimento di un orso sulla A25 risale al 1991, mentre oltre otto anni fa un giovane esemplare fu investito nei pressi di Tornimparte, sulla A24. Nondimeno un incidente che ci scuote, perché come SdP abbiamo a cuore il patrimonio faunistico della Regione Verde d’Europa. Al tempo stesso SdP è impegnata, con risorse proprie in assenza del nuovo PEF atteso dal 2013, costantemente per garantire la massima sicurezza dei propri clienti. L’invito alla prudenza nella guida, particolarmente negli orari notturni, è inoltre sempre fondamentale, ma è evidente che, per autostrade che attraversano territori scarsamente abitati e pressoché incontaminati, bellissimi ma fragili, questo appello non può bastare. Soprattutto sul piano della sicurezza, che è il valore alla base della nostra gestione. In questa direzione si inserisce l’accordo tra Strada dei Parchi SpA e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PALM) per l’installazione di 83 km di nuove recinzioni, appositamente disegnate per impedire l’attraversamento della fauna delle locali riserve naturali, di ogni taglia.
L’intesa con il PNALM non è la sola misura prevista, ma è tra gli interventi programmati nel Piano Economico Finanziario. Un PEF che SdP ha presentato innumerevoli volte, in diverse versioni secondo le indicazioni ricevute dal Governo, ma che è continuamente rinviato da circa nove anni (L. 220/2012). Una programmazione che darebbe certezze agli utenti delle nostre autostrade, perché fa della sicurezza degli utenti stradali e della salvaguardia del territorio i suoi assi portanti.
Nel nuovo PEF, infatti, non si parla solo di messa in sicurezza dei viadotti delle autostrade colpite dai più distruttivi terremoti degli ultimi anni, con opere progettate più di 50 anni fa che hanno comunque retto le scosse sismiche ma che vanno urgentemente rinnovate. Si cerca anche il modo meno invasivo e più rapido per attraversare questi territori bellissimi, dove si trovano 3 Parchi Nazionali e 2 Riserve naturali, garantendo sicurezza e tutela, evitando al contempo di finire fuori dai nuovi criteri di costruzione e sicurezza, europei e nazionali per le autostrade. Per soddisfare questa esigenza sono stati previsti due tratti in variante, prevalentemente in galleria, che non comporterebbero disagi sui tratti in esercizio durante la costruzione e scongiurerebbero efficacemente gli incidenti causati da invasioni di animali. I fondi per il nuovo PEF sono già stati individuati dal Commissario Straordinario ing. Maurizio Gentile nel Bilancio pubblico, compresa una quota nel PNRR e in parte resi disponibili dalla Concessionaria, che non comporterebbero aggravi sui pedaggi delle autostrade”.