“Mentre gli esercenti del centro storico fanno i conti con il caro bollette e con la crisi Covid l’amministrazione Biondi accoglie in città lo street food, l’evento itinerante dedicato alla cucina tradizionale. Ben vengano iniziative in grado di richiamare la cittadinanza ma l’organizzazione degli eventi va concepita in maniera diversa, con un maggior coinvolgimento del tessuto cittadino altrimenti si rischia di danneggiare proprio chi, con coraggio, ha investito su questa città”.
Così, in una nota, il consigliere comunale del Pd Stefano Albano.
“Quanti, negli ultimi anni, hanno deciso di riportare la propria attività in centro storico hanno pagato a caro prezzo la mancanza di programmazione e l’assenza di una visione di città. Con il documento sul commercio, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nel 2019, gettammo le basi per arrivare, attraverso un percorso condiviso e partecipato, a soluzioni che riguardavano il problema dei parcheggi e dei servizi. Il centrodestra ha disatteso tutti gli impegni presi in quell’occasione. Stessa sorte è toccata al bando Fare Centro. Da anni chiedo lo scorrimento della graduatoria sulla linea di intervento B, ma in cinque anni nulla è stato fatto. Perché, pur avendo questo importante strumento a disposizione, si è scelto colpevolmente di non agire? Il tempo perso quanto è costato agli imprenditori e alla città?”
“La verità è che gli esercenti sono stati lasciati soli e anzi, spesso, sono stati danneggiati attraverso scelte discutibili e mai condivise. Non solo. Piazza Duomo, luogo per anni abbandonato da questa amministrazione, è tornata ad essere il fulcro della vita sociale cittadina solo dopo l’inaugurazione del comitato elettorale della destra. Mi chiedo se sia solo una coincidenza”.
“La programmazione degli eventi cittadini deve avvenire nell’ambito di una stretta e continuativa collaborazione con le attività produttive locali, ciò al fine di non creare inutile concorrenza ma per innescare percorsi virtuosi e proficui. In questo senso, purtroppo, l’amministrazione Biondi si è distinta per incapacità e arroganza”, conclude Albano.