Cosa stai cercando?...
Home » Studenti alla scoperta del Lago Fucino

Studenti alla scoperta del Lago Fucino

Incontro con gli studenti dell'I.C. Vivenza-Giovanni XXIII

L’incanto per la storia del Fucino, si ripete! Sempre con le scuole di Avezzano, si continuano gli incontri sul prosciugamento del famoso lago, ad opera del Principe Alessandro Torlonia (1853-1878), attraverso una pregevole pubblicazione, edita nel 2024, del Prof. Sandro Valletta. docente in Diritto delle migrazioni. L’opera, andata rapidamente esaurita, è in corso di ristampa, dopo la prima edizione voluta dal Consorzio di Bonifica Ovest (Bacino Liri-Garigliano), guidato dal Dott. Abramo Bonaldi, i cui atti storici sono stati selezionati e ripresi in questo libro dal titolo:”Ricostruzione Documentazione Storica Patrimonio Archivistico Consortile”. Per questa meritoria opera di divulgazione ci si è avvalsi del partenariato con la rivista di cultura “Tempo Presente “, (fondata dallo scrittore Ignazio Silone), con la presenza della redazione abruzzese e del suo responsabile, Dott. Sergio Venditti, che ha ripresentato il libro-capolavoro di “Fontamara”. Esso uscì in Svizzera,nel 1933, in lingua tedesca e pubblicato in Italia solo nel 1945, con il quale l’autore pescinese esalto’ il riscatto dei suoi “cafoni”, diventando l’epopea della lotta contro tutti i soprusi del regime fascista e degli agrari, con figure simbolo come Berardo Viola, che nel film di Carlo Lizzani, ebbe il volto di un giovane Michele Placido. Gli studenti dell’I.C. “Vivenza-Giovanni XXIII” (diretto dalla dirigente, Dott.ssa Franca Felli, che ha fattogli onori di casa), guidati dalla Prof.ssa Catia Di Battista, hanno risposto con grande entusiasmo a tutti gli stimoli ricevuti dai relatori, anche dopo la visione di numerose “slides” tecniche, illustrate dal Dott. Alessandro Raschiatore (Consorzio di Bonifica Ovest), riassumendo i passaggi salienti del prosciugamento del grande invaso: un’opera idraulica considerata tra le grandi meraviglie dell’ingegno tecnico dell’intero ‘800. Essa però aveva riaperto le opere già realizzate secoli prima, con il primo parziale svuotamento ordinato dall’imperatore romano Claudio, (con suoi”Cunicoli”), nipote di Giulio Cesare, ripresi e poi estesi dagli ingegneri incaricati dal Principe Alessandro Torlonia, che in oltre 25 anni riuscirono nell’impresa di far defluire tutte le acque verso il fiume Liri.

Una suggestione del terzo lago italiano sempre viva, che è stata riaccesa con la visione di una sua ricostruzione virtuale, attraverso l’uso della Intelligenza artificiale, come da foto allegata, quasi come presagio che la natura comunque tende a riprendersi tutto quello che l’uomo vuole dominare e trasformare. In ogni caso, anche questa nuova lezione di storia marsa, si arricchisce sempre di nuovi spunti e riflessioni su di un antico lago, che resta, comunque, pieno di miti e di antiche leggende, ben illustrate dal Prof. Valletta: di fronte alla stessa modernità, che ha trasformato un popolo di pescatori in valenti contadini ed oggi imprenditori, che però devono riscoprire la loro storia gloriosa. Tutti i grandi del passato vi hanno lasciato le proprie orme, dagli imperatori, ai re sconfitti, fino ai più famosi storici come Svetonio o poeti come Virgilio, che nell’Eneide, parla proprio del “Dio Fucino” e la Dea Angizia. Quest’ultima veniva celebrata dall’antico popolo guerriero dei Marsi, con il culto dei serpenti e le cure delle erbe medicamentali, fino ai giorni nostri della prospettiva del turismo culturale. Gabriele D’Annunzio,”Il Vate”, nella sua splendida “Fiaccola Sotto il Moggio” scriveva: “…Sopra Luco evvi un monte erto e serposo nomato Angizia, come la matrigna tua: dove salgo per far preda. E v’era una città, nei tempi, una città di re e indovini”.

Comunicato stampa

CONDIVIDI

ALTRI ARTICOLI CHE POTREBBERO INTERESSARTI

Spazio Pubblicitario

SEGUICI SU

FACEBOOK

LIKE

ARCHIVI
Archivi