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Studenti in sciopero, incontro con il Comune stamattina

Questa mattina è avvenuto uno scambio di vedute tra i rappresentanti degli studenti delle scuole superiori della Marsica e gli amministratori. Dopo una giornata di sciopero - quella di oggi - domani si tornerà a scuola.

Un incontro che è durato circa mezz’ora, stamattina, tra i rappresentanti degli studenti degli Istituti di scuola superiore della Marsica (Avezzano e Tagliacozzo) e gli amministratori della città di Avezzano, in particolare l’assessore all’emergenza Covid, la dottoressa Maria Teresa Colizza. Un confronto durante il quale sono stati messi nero su bianco i punti critici e di maggior preoccupazione avvertiti dai giovani cittadini che, comunque, domani mattina dovranno tornare a scuola, in classe, dopo una prima giornata di stop causa neve e una seconda giornata di fermo causa sciopero.

Il Comune ci ha accolto in maniera tempestiva, abbiamo parlato l’assessore al ramo, la dottoressa Colizza, la quale si è resa molto disponibile a raccogliere le nostre perplessità e e ci ha confermato che capisce perfettamente le nostre esigenze e le nostre paure”, così i rappresentanti di Istituto delle scuole marsicane.

Stando alle ultime direttive del Governo, la Dad è possibile soltanto se c’è una situazione di alto rischio legata al Covid-19 e se questa situazione viene palesata in maniera urgente e impellente anche dai dirigenti scolastici. “L’assessore ci ha detto che comunque avrà un confronto con la Asl, anche alla luce della richiesta avanzata ieri sera”, ma per il momento l’ipotesi Dad ad Avezzano è sempre più lontana. Per il momento, in città stando agli ultimi dati e casi, non si ravvisa questa necessità di estrema ratio.

I portavoce della platea studentesca, comunque, hanno avanzato stamattina delle richieste alternative sul tavolo del dialogo, sempre per limitare il rischio contagio e focolai a scuola, nonché future quarantene e chiusure come “più controlli sui mezzi di trasporto e più controlli a scuola, all’ingresso e all’uscita, nei momenti di maggior rischio di assembramento tra ragazzi”.

“Lo sciopero non è stato vano – hanno concluso – abbiamo fatto sentire la nostra voce”.

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