Il doppio suono della sirena del Palazzo comunale, ascoltato dalla città alle ore 12 e 30 di ieri mattina, ha segnato ufficialmente il rientro a casa per i circa 20 mila abitanti di Avezzano coinvolti dalle operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico da 454 chili. Momento vissuto collettivamente non senza un velo d’emozione. Da quella fase in poi, il convoglio militare ha trasportato l’ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale fino alla cava di Massa D’Albe per il brillamento, che è avvenuto poco prima delle ore 16 di oggi.
Tutte le fasi della delicata attività di bonifica che, da ieri, ha visto impegnati a 360 gradi gli artificieri dell’Esercito del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, sono andate avanti nella perfetta regolarità dei tempi e dei modi: un intervento che ha centrato l’obiettivo finale del disinnesco in totale sicurezza.
“Siamo stanchi ma molto soddisfatti. – ha detto il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, al termine delle operazioni e in conferenza stampa – Avezzano ha dimostrato di essere veramente all’altezza di una situazione di questo tipo. Un vero e proprio stress test per la città. Un grazie particolare e sentito va ai concittadini che hanno collaborato egregiamente, l’organizzazione è stata perfetta. Prossimamente, produrremo un report della giornata, assieme alla Prefettura, perché il caso di Avezzano possa essere da esempio e da modello in futuro, in termini di organizzazione sinergica, per altre città italiane”.
Alle ore 9 e 43, l’avvio della prima fase delle operazioni, con il despolettamento dell’ordigno che è terminato con mezz’ora di anticipo rispetto alla tabella di marcia prefissata. Il team dell’Esercito italiano, attivo da ieri su due Comuni – Avezzano e Massa d’Albe guidato dal sindaco, Nazzareno Lucci – è composto dal Tenente Colonnello Maximilian Pescatore, responsabile degli artificieri, il Sergente Maggiore Aiutante, Domenico Fava, il Sergente Maggiore Aiutante, Francesco Lombardo, il Sergente Maggiore Capo, Giovanni De Simone e il Graduato Cristiano Mazza.
“Avezzano – ha aggiunto il sindaco – ha dato dimostrazione di una grande unità, di una sincera responsabilità e di una sentita forza d’animo”. Dentro l’area dal raggio di 1481 metri dalla zona Cupello, per quattro ore circa di tempo, ci sono stati solo loro in uno spazio completamente deserto: gli artificieri dell’Esercito italiano, che hanno condotto in maniera magistrale tutte le fasi dell’operazione, disarmando un ordigno sotterrato e rimasto inesploso. Il comandate del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, Colonnello Crescenzo Izzo ha sottolineato che “nel 2022 i nuclei di artificieri dei reggimenti genio hanno condotto 2345 interventi su tutto il territorio nazionale, neutralizzando 31854 residuati bellici, di cui 19 bombe di aereo risalenti ai conflitti mondiali”.
Più di 120 i cittadini fragili trasportati e accolti in strutture idonee al di fuori della zona “off-limits”, grazie al cuore grande e attivo di oltre 200 volontari della Protezione Civile e delle Associazioni del territorio, che hanno collaborato con i dipendenti del Comune.
La Croce Rossa Italiana ha contribuito con 40 volontari e 23 mezzi. Immancabile anche l’apporto di Misericordia, Croce Verde e Croce Blu. Il disinnesco e il brillamento dell’ordigno sono stati portati a termine “nel migliore dei modi. Il ruolo di coordinamento è stato della Prefettura, ma l’attività condivisa e gestita in maniera sinergica ha fatto la differenza”, ha comunicato il viceprefetto, la dirigente Maria Cristina Di Stefano. “Il mio ringraziamento – ha continuato – va a tutte le componenti pubbliche e private che hanno operato assieme”. 30 le Testate giornalistiche, tra locali, regionali e nazionali, accreditate per seguire tutte le fasi della delicata giornata di oggi.
“Orgoglioso di essere il primo cittadino di una città come Avezzano”, ha concluso il sindaco. 88 le Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Polizia provinciale, Polizia Locale, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia stradale e gli agenti del Reparto Prevenzione Crimini della Polizia di Stato di Pescara) capitanate dal vice questore Giancarlo Ippoliti, dirigente del Commissariato di Avezzano, dal sostituto commissario Roberto Di Nino, dai comandanti Luigi Strianese della Compagnia dei Carabinieri di Avezzano, Luigi Falce della Compagnia delle Fiamme Gialle di Avezzano, dall’ispettore della Polizia Stradale di Avezzano Pasquale Iulianella e dal comandante della Polizia Locale della Marsica, Luca Montanari. L’area interdetta è stata suddivisa in tre settori per un controllo capillare della zona, rimasta deserta per diverse ore. I Vigili del Fuoco sono stati presenti con una squadra di pronto intervento anti-incendio e con il funzionario coordinatore Enzo Albanese.
Nessuna segnalazione di furto o di attività illecita è pervenuta alle forze dell’ordine.