“Anche sul dimensionamento scolastico per la destra vengono prima gli ordini di partito che la difesa del territorio – così in una nota il segretario provinciale del PD dell’Aquila Francesco Piacente – la decisione dell’Amministrazione provinciale dell’Aquila di rompere il fronte del no al ridimensionamento della rete scolastica sul territorio è un grave errore che risponde a logiche politiche incompatibili con la tutela delle aree interne. La destra che governa la provincia doveva compiacere la destra regionale e il governo Meloni? Unica spiegazione, ovviamente non condivisibile, per una decisione che cancella undici istituti comprensivi in tutta la regione, tre dei quali nella provincia dell’Aquila. L’ennesimo taglio alle aree interne per un Governo nazionale che aveva promesso di essere a difesa dei territori più deboli del Paese e che invece, anche su questo, sta facendo disastri”.
Il Partito democratico sin dall’approvazione della legge di bilancio per l’anno 2023, che ha previsto all’art. 1 comma 557 un ridimensionamento delle istituzioni scolastiche, si è mobilitato al fianco del sindacato e con i propri amministratori per una revisione della legge, dice Piacente.
“Per mesi gli esponenti della destra ci hanno detto che la norma non avrebbe provocato tagli ma ora i nodi vengono al pettine e purtroppo siamo solo all’inizio perché nei prossimi anni la soppressione degli istituti progredirà e si sommerà agli undici già in corso di accorpamento. È un danno grave al territorio e riteniamo profondamente sbagliato che la provincia dell’Aquila, a differenza delle altre Province abruzzesi e nonostante le rimostranze pervenute dalle forze sociali e dai sindaci; abbia rotto il fronte del no dichiarandosi d’accordo con i tagli”, questa la conclusione.