Cade quest’anno il bimillenario della morte del poeta Ovidio e Sulmona lo celebra in contemporanea con la città di Costanza in Romania, dove il poeta latino morì in esilio. Luciano D’Alfonso fa un intervento al convegno internazionale di studi ovidiani.
“Ovidio ci ha lasciato una grande testimonianza: ‘Sulmo Mihi Patria Est’. Per questo Sulmona è la patria di ciascuno di noi” . Con queste parole il Presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso ha aperto oggi il suo intervento al convegno internazionale di studi ovidiani, in occasione del Bimillenario della morte di Ovidio alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “A Sulmona, come in ogni ambiente letterario nel mondo, – ha aggiunto – vogliamo celebrare così la sua magnificenza rivendicando la grandezza del figlio più illustre di questa terra che ha rappresentato il livello più alto raggiunto dalla poesia classica. Sulmona è il luogo che ha dato i natali anche ad altri giganti del pensiero, moderno e contemporaneo. Penso, soprattutto, al giurista e filosofo Capograssi. Dobbiamo far sì che dal ricordo nasca la forza per continuare. Sono convinto che coltivare la memoria di Ovidio a 200 anni dalla sua scomparsa, in contemporanea con la città di Costanza in Romania dove il grande poeta latino morì in esilio, significhi per noi tutti superare ogni difficoltà attraverso la memoria, la competenza e la tenacia”.
Ancora una volta, l’Abruzzo si presta ad essere culla dell’antichità.
Fonte: Regione Abruzzo
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