Prosegue anche a Sulmona la discussione sul caos dei Voucher, aboliti lo scorso 17 marzo con un decreto legge del Consiglio dei Ministri. L’ultimo intervento è di Confesercenti che parla di errore che danneggia soprattutto le imprese oneste.
«Le PMI non solo non potranno più contare su questo strumento per gestire i picchi di attività – ha dichiarato Pietro Leonarduzzi, Vice Presidente della Confesercenti provinciale – ma si troveranno anche a fare i conti con una maggiore concorrenza sleale di chi non si fa problemi ad alimentare il sommerso».
Secondo Confesercenti è il terziario ad essere principalmente interessato dallo stop. «Al primo posto nell’utilizzo dei ticket ci sono le imprese del commercio, a cui seguono quelle dei servizi, del turismo e dei pubblici esercizi – ha sostenuto Franco Liberatore, Vice Presidente dell’ANVA regionale – La nostra posizione è fortemente critica nei confronti del Governo che ha eliminato una delle poche risorse utili alle imprese, soprattutto nei picchi stagionali».
Dopo la riforma del Jobs Act, che ha ridimensionato altri tipi di prestazione come le collaborazioni, il voucher si è diffuso e radicato in tutti i settori delle imprese: commercio, turismo e servizi. «Infatti, il contesto economico attuale, ben diverso da quello pre-crisi, è spesso caratterizzato da un andamento dell’attività con picchi di intensità e notevole variabilità – ha dichiarato Angelo Pellegrino, del Centro Studi Fiesa – Si evidenzia una grande difficoltà di programmare a medio lungo periodo, mentre si riducono i margini dovuti al notevole aumento dei costi».
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