La Stagione di Prosa 2024/2025 del Teatro Maria Caniglia promossa da Meta APS in partenariato con il Comune di Sulmona apre il nuovo anno con lo spettacolo Il caso Jekyll con Sergio Rubini e Daniele Russo lunedì 6 febbraio alle ore 18.00.
Lo spettacolo coprodotto da Fondazione Teatro Di Napoli-Teatro Bellini, MARCHE TEATRO e Teatro di Bolzano, tratto dal testo di Robert Louis Stevenson con l’adattamento di Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini, vede l’intensa e sottile regia di Sergio Rubini che salirà sul palco con Daniele Russo, e con Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri e Alessia Santalucia. L’innovativa rilettura di questo caposaldo della letteratura accompagnerà gli spettatori per mano negli inferi, facendoli sbirciare nel mistero e nel terrore di una true crime story, costruita per spingere alla riflessione, all’interpretazione della mente criminale, alla scoperta della scena del crimine, alla ricerca di un senso. Ne Il caso Jekyll Henry Jekyll è uno stimato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si sviluppa la psicanalisi. Dopo un’affannosa e solitaria ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti, il grande luminare è approdato all’individuazione delle cause della malattia mentale: all’origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella battezzata in quegli anni con il nome di Inconscio.
Secondo gli approdi scientifici del dottor Jekyll, l’Io anziché reprimere questa parte, che se troppo compressa potrebbe emergere in tutta la sua violenza fino a sfociare talvolta nella follia, deve imparare a riconoscerla e a stabilire con essa un rapporto, un dialogo costruttivo. L’Ombra, infatti, non è costituita solo da istinti e desideri inconfessabili, ma è anche e soprattutto fonte di creatività e di piacere, oltre a rappresentarci per ciò che siamo veramente, nel profondo. Il dottor Jekyll decide così di sperimentare su se stesso le sue teorie tirando fuori dalla caverna del conscio ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde. Ciò che il dottore non mette in conto è che una volta liberato quel suo famigliare oscuro, questi, anziché soggiacere alle regole del dialogo impostate dalla sua parte razionale, inizia progressivamente a vivere di vita propria dando libero sfogo alle sue inclinazioni più malvagie e violente fino a prendere il sopravvento. A cadere vittima di Edward Hyde, oltre a tutte le figure chiave della vita del medico, sarà Jekyll stesso, che al culmine degli orrori collezionati dal suo doppio malvagio, sarà messo di fronte all’amara scelta se continuare a tenere in vita Edward Hyde o “disinnescarlo” anche a costo di ucciderlo.
«Partendo dalla considerazione che il celebre romanzo di Stevenson “Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde” è un’apologia sulla condizione umana, avendo come tema centrale il doppio che poi è il doppio che alberga in ognuno di noi, abbiamo sviluppato una drammaturgia in chiave più chiaramente psicanalitica» dichiara Sergio Rubini nelle note di regia, che prosegue «Il nostro testo, infatti, spogliato da qualsiasi soluzione allegorica usata da Stevenson, è piuttosto un viaggio nell’inconscio, una storia più vicina ai temi della nostra contemporaneità, offrendo allo spettatore la possibilità non solo di rispecchiarsi in quelli che sono i pericoli ma anche i piaceri che scaturiscono dalla propria ombra, ma anche di essere spunto di riflessione sulla necessità di dialogare col proprio inconscio, portarlo fuori e condividerlo con la collettività per evitare che la nostra ombra scavi in solitudine nel nostro io un tunnel di sofferenze e violenza».
Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online e nei punti vendita abilitati Ciaotickets. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti anche presso il Botteghino del Teatro a partire da due ore prima dell’orario di inizio dell’evento.